Un giro d’affari da un milione e mezzo di euro. Stamattina l’operazione denominata Antiques dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza
COSENZA – E’ scattata questa mattina tra i territori di Reggio Calabria, Napoli, Brescia, Catania, Frosinone e Asti l’operazione denominata Antiques per l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, e a 20 decreti di perquisizione, nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte, quali dipinti, sculture in bronzo e marmo, oggetti chiesastici, provento di furto in territorio nazionale ed alla loro esportazione illecita, per la successiva commercializzazione in ambito internazionale.
Le indagini avviate nel novembre del 2015 a seguito di un controllo ad esercizio commerciale d’antiquariato di Reggio Calabria e corroborate anche da attività tecniche e di riscontro mediante l’utilizzo della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno consentito di acquisire numerosi elementi investigativi di colpevolezza nei confronti dei componenti di un pericoloso sodalizio criminale, con base a Napoli e provincia e con ramificazioni nel bresciano, dedito alla ricettazione di beni d’antiquariato rubati in tutta Italia e commercializzati anche tramite antiquari calabresi compiacenti ovvero esportati illecitamente per essere venduti presso fiere di settore in Francia, come Avignone e Montpellier.
Inoltre è stato possibile recuperare diverse opere trafugate, alcune di rilevante importanza, nonché un ingente quantitativo di oggetti d’antiquariato esportati in territorio francese, senza la prescritta autorizzazione dei competenti organi del MiBAC.
Nello specifico venivano recuperati beni di rilevanza storico artistica, provento di furto ai danni di abitazioni private del territorio nazionale, tra i quali emerge, per importanza, un dipinto, olio su tela, del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino”, di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia (An), nonché di sequestrare, al valico di Ventimiglia (Im), al confine con la Francia, centinaia di beni antiquariali, costituiti prevalentemente da elementi di arredo antico e di pregio, quali sculture in marmo e bronzo, consolle, dipinti su tavola e su tela, suppellettili antichi in argento, ceramica e porcellana, trasportati a mezzo di furgoni presi a noleggio per l’occasione dagli appartenenti al sodalizio criminale.
Gli arrestati sono: Luigi Benducci di 39, Pasquale Iuliano di 51 Giuseppe Pedata di 46 anni e Raffaele Petti di 68. Tra le opere rubate un dipinto olio su tela, del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino”, di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare del napoletano. Il valore economico di tutti i beni sequestrati è stato stimato in circa un milione e mezzo di Euro.
L’operazione al termine di una complessa attività d’indagine della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore dott. Giovanni Bombardieri, a Reggio Calabria, Napoli, Brescia, Catania, Torre del Greco, Arzano, Melito di Napoli, Sant’Antonio Abate e Ischia nel napoletano e ancora, Castrezzato (Bc), Isola del Liri (Fr), Grana (At).