Quattordici ex consiglieri del Comune di Crotone saranno processati nell’ambito della indagine relativa ai quasi 360mila euro di gettoni di presenza delle commissioni consiliari, la metà dei quali ritenuti irregolari. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, che ha disposto il rinvio a giudizio per 14 dei 22 indagati.
CROTONE – Qattordici ex consiglieri comunali di Crotone saranno processati nell’ambito della indagine Gettonopoli. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Crotone, Michele Ciociola che ha rinviato a giudizio i 14 che hanno rivestito la carica di consigliere comunale nella precedente legislatura, quella durata dal 2012 al 2017 quando a guidare l’amministrazione comunale era il sindaco Peppino Vallone.
I 14 imputati dovranno rispondere, a vario titolo, di falso e truffa aggravata ai danni del Comune di Crotone perché, secondo l’accusa, avrebbero attestato falsamente la partecipazione a commissioni consiliari permanenti percependo indebitamente i relativi gettoni di presenza. L’indagine, avviata nel novembre 2015 dalla Procura della Repubblica di Crotone, ha accertato che i gettoni di presenza percepiti ammontano a quasi 360mila euro dei quali circa la meta’ ritenuti illegittimi dal momento che sarebbero emerse sovrapposizioni di riunioni delle commissioni nelle stesse giornate e negli stessi orari, consiglieri presenti nella sede dei gruppi consiliari mentre risultavano al lavoro, commissioni interrotte ma retribuite ugualmente.
Oltre 1.000 gli episodi contestati
Complessivamente sono oltre mille gli episodi contestati dalla Procura della Repubblica. Per questo la Procura aveva indagato complessivamente 22 consiglieri ma per otto di loro il gup Ciociola ha disposto il proscioglimento. Il prossimo 24 ottobre, pertanto, dovranno comparire davanti al Tribunale di Crotone gli ex consiglieri Michele Marseglia, Pantaleone Megna, Teresa Cortese, Manuela Cimino, Sergio Contarino, Mario Scarriglia, Sergio Iritale, Fabio Lucente, Nino Corigliano, Michela Cortese, Giancarlo Devona, Claudia Scarriglia, Fabrizio Meo e Salvatore Frisenda. Ognuno deve rispondere di truffa per uno o più episodi specifici di presenze ritenute non regolari nelle commissioni. Il gup ha, invece, disposto il non luogo a procedere per Domenico Panucci, Ferruccio Colosimo, Fabio Antonio Trocino, Giuseppe Candigliota, Vincenzo Camposano, Enrico Pedace, Gaetano Sorrentino e Michele Ambrosio.