A porre fino all’incubo della donna, che da 6 mesi subiva i continui maltrattamenti del marito, l’intervento della polizia che ha arrestato un 43nne su ordine della Procura della Repubblica
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REGGIO CALABRIA – Mesi di vero e proprio terrore quelli vissuti da una donna costretta a subire le continue vessazioni, umiliazioni e violenze fisiche da parte del marito che le avevano reso la vita impossibile. Ingiurie continue, minacce e aggressioni fisiche con schiaffi, calci e spinte, avevano portato la moglie ad allontanarsi dalla casa familiare e da quelle giornate d’inferno. Ma l’uomo, S.M. di 43 anni, non ne ha voluto sapere di accettare la separazione e così, il 30 maggio scorso, aveva cercato di introdursi nell’abitazione dove la donna aveva trovato rifugio, danneggiando una zanzariera, per poi infrangere il vetro della finestra con una pistola con la quale aveva minacciato la moglie terrorizzata.
La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha così disposto indagini sull’accaduto, attraverso le quali la sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della locale squadra mobile avrebbe dimostrato che l’episodio del 30 maggio scorso rappresentava il culmine di abituali condotte di maltrattamenti che la donna aveva subito negli ultimi sei mesi. Le risultanze investigative acquisite in brevissimo tempo dagli uomini della Polizia di Stato, anche attraverso l’escussioni testimoniali, sofisticate attività tecniche di intercettazione e analisi di impianti di videosorveglianza, hanno consentito di ottenere un immediato provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo che, dopo le formalità di rito in Questura, è stato condotto nella casa circondariale di cittadina.