COSENZA – Riformare la politica, fermare la corruzione. Sono questi due, e ovviamente tanti altri ancora, i pilastri sui quali l’Ande (associazione nazionale donne elettrici) di Catanzaro poggia le basi per spingere la politica verso il cambiamento. Nel corso della riuonine operativa, la presidente,
Luciana Cricelli, ha illustrato il programma dell’anno sociale 2012/13, sottolineando in particolare i contenuti del Consiglio nazionale dell’A.N.D.E. del 16 ottobre scorso a Roma, dove si è analizzata l’attuale situazione socio-economica del Paese. Dalla discussione si è ribadita l’inquietante preoccupazione per il quadro di dilagante corruzione e arretratezza etica e valoriale della classe politica. Pertanto, la presidente Cricelli ha sottolineato come «l’associazione, nella sua programmazione, debba avviare iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni perché concretamente siano attivati percorsi di contrasto alla corruzione, garantendo una piena trasparenza della spesa pubblica e dei costi della politica, in modo da permettere agli stessi cittadini di giudicare la genuinità della gestione della macchina pubblica. Dalla discussione si è ribadita l’urgenza di una nuova legge elettorale, con regole certe e che garantisca la governabilità del paese e una maggiore partecipazione dei cittadini e delle cittadine. Si auspica pertanto il ritorno alle preferenze e in particolare alla doppia preferenza di genere. In coerenza con quanto discusso nel direttivo, per reclamare l’applicazione delle normative anti corruzione, il 15 novembre il Consiglio Nazionale ha deciso di istituire la “Giornata Nazionale Ande contro la corruzione”, che si terrà anche a Catanzaro in piazza Prefettura. Questa manifestazione avrà lo scopo di ribadire l’impegno dell’Associazione Nazionale Donne Elettrici per il bene comune, al fine di contribuire all’emersione di una società civile organizzata e di una democrazia partecipativa nella quale il cittadino è attore protagonista e regista dello sviluppo etico, politico ed economico del paese»
