Il superboss Rocco Morabito è evaso la notte scorsa insieme ad altri tre reclusi dal carcere centrale di Montevideo in Uruguay dove era stato arrestato nel 2017. Era in attesa dell’estradizione verso l’Italia. Salvini “continueremo a cercarlo per sbatterlo in galera come merita”
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MONTEVIDEO – Il boss della ‘ndrangheta calabrese Rocco Morabito è evaso la notte scorsa insieme ad altri tre reclusi dal carcere centrale di Montevideo, dove era in attesa di definizione del suo processo di estradizione verso l’Italia. Lo ha reso noto oggi il ministero dell’Interno uruguaiano. Morabito, 53 anni, era stato arrestato nel 2017 in un hotel della capitale urugaiana dopo 23 anni di latitanza ed aveva cambiato il suo nome in Francesco Antonio Capeletto Souza. Ricercato dal 1994 venne arrestato insieme ad una donna angolana con passaporto portoghese risultata essere la moglie. Viveva a Punta del Este dove, grazie a un documento falso brasiliano, aveva ottenuto la carta d’identità uruguaiana. Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, il 13 ottobre del 1966, Morabito viveva in Uruguay da una decina d’anni ed era inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità stilato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il 10 febbraio 1995 erano state diramate le ricerche in campo internazionale, per l’arresto ai fini estradizionali”.
Fuga attraverso un passaggio creato nel tetto
Secondo quanto si è appreso, Morabito, che era stato condannato in Italia a 30 anni in contumacia, si trovava ricoverato con i suoi complici in osservazione nell’infermeria del carcere. La loro fuga è avvenuta attraverso un passaggio creato nel tetto, da dove si sono calati in una fattoria confinante, dove hanno rubato denaro alla proprietaria. Dopo la conferma dell’estradizione concessa in Appello, i legali di Morabito hanno presentato, come ultima opzione, un ricorso alla Corte suprema di giustizia. Il boss ha cercato di evitare in ogni modo il suo trasferimento in Italia, giungendo perfino ad insultare durante il dibattimento in tribunale la giudice per far sospendere il processo. Le autorità uruguaiane hanno diramato un allarme a livello nazionale indicando un numero di telefono a cui rivolgersi in caso di informazioni utili.
Il superboss della droga
Il giudice specializzato in crimine organizzato del Paese sudamericano aveva accolto la richiesta di estradizione promossa dalla Procura generale di Reggio Calabria. Alla fine dello scorso marzo un tribunale penale d’Appello aveva confermato l’autorizzazione all’estradizione. Morabito é ritenuto elemento di vertice della omonima articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente nell’area jonica reggina e con ramificazioni in ambito nazionale ed internazionale. Il boss ‘u Tamunga’, come era soprannominato (dalla storpiatura del nome dell’indistruttibile fuoristrada tedesco Dkw Munga), a 25 anni aveva lasciato l’Aspromonte per Milano dove era entrato nel giro dei giovani rampanti del centro per curare lo spaccio di cocaina. Il superboss è accusato di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati e deve scontare una pena definitiva di 30 anni di reclusione arrivata dopo che agenti sotto copertura lo avevano sorpreso a pagare 13 miliardi di lire per un carico di droga di quasi una tonnellata.
Il Ministro Salvini: “notizia sconcertante”
“Trovo sconcertante e grave che un criminale come Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta, sia riuscito a fuggire da una galera dell’Uruguay mentre era in attesa di essere estradato in Italia”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che annuncia: “mi prendo due impegni. Il primo è fare piena luce sulle modalità dell’evasione, chiedendo spiegazioni immediate al governo di Montevideo. Il secondo è che continueremo a dare la caccia a Morabito, ovunque sia, per sbatterlo in galera come merita“.