Una mozione in Consiglio Regione per un “forte ritorno immagine” secondo Ciconte (Pd e Greco (Dp) ma Cannizzaro (FI) ribatte e Pedà richiama i colleghi
REGGIO CALABRIA – In una mozione, depositata in Consiglio regionale, la n. 154 dell’8 aprile 2019 i consiglieri regionali di maggioranza Enzo Ciconte (Pd) ed Orlandino Greco (Democratici Progressisti), intendono impegnare la Giunta regionale “a valutare con concretezza e nell’immediato, la possibilità di approvare eventuali spostamenti e tour, in tutto il mondo, dei Bronzi di Riace”. Le due statue, secondo Ciconte e Greco,con la collaborazione dei consultori calabresi degli emigrati e le tantissime associazioni di italiani presenti nel mondo, “potrebbero – è detto nella mozione – perfettamente collaborare alla realizzazione di una programmazione storica e strategica, che avrà, sicuramente, un forte impatto mediatico ed un ritorno in termini di immagine e di rilancio turistico e culturale per la nostra regione”.
Nella mozione, riconoscendo che le due statue di fattura greca, conservate nel Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, “rappresentano una delle opere scultoree più apprezzate al mondo; sono un patrimonio inestimabile, che, in un’ottica di promozione culturale e turistica della Calabria, dovrebbero essere inserite in una programmazione ben dettagliata, che non escluda una eventuale esposizione in altre regioni o, addirittura, nei musei più importanti del pianeta”.
“Far conoscere le nostre bellezze ed organizzare tour internazionali – sostengono nel testo della mozione Ciconte e Greco – potrebbe ancor di più incentivare ed invogliare i turisti, a visitare la Calabria e a recarsi nei posti e nei luoghi dei Bronzi: dove sono collocati, dove sono stati ritrovati. Si creerebbe, così, un percorso che consenta di far rete tra territori ed enti, che è ciò che ancora manca e che non ci consente di alzare quella famosa asticella, per addivenire ad un turismo capace di offrire servizi completi, competenti e professionali, rispondendo alle esigenze del turista”.
“La Calabria – sottolineano ancora i due consiglieri regionali – deve poter entrare nella ‘mental map’ turistica e, di conseguenza, portare i Bronzi in quelle parti del mondo che oggi stanno tentando di conquistare mercati nuovi (ad esempio in Cina, in Giappone), potrà certamente portare riscontri di non poco conto, innescando quei meccanismi, che arriveranno ad alimentare le potenzialità del nostro sistema turistico e culturale, spesso decantate e, di fatto, mai sfruttate per come richiedono le sfide dei tempi attuali e di un comparto, in continua evoluzione”.
Cannizzaro, proposta è sciocchezza inspiegabile
“Premesso che i consiglieri regionali Ciconte e Greco li ritengo due ottime persone e due politici serie e di esperienza, e proprio su questo aspetto che non riesco a capacitarmi della sciocchezza che abbiano potuto compiere, senza pensare minimante alle conseguenze per un intero territorio. Rimango perplesso anche dello ‘sgarbo’ territoriale in cui i due esponenti della pseudo maggioranza regionale si siano imbattuti, prevaricando quelle che sono le rappresentanze del territorio reggino, e mi riferisco non solo al presidente Irto ed ai consiglieri reggini del Pd, ma anche al sindaco Metropolitano della nostra città che, mi auguro, faccia presto rinsavire i colleghi regionali più titolati del suo stesso partito”.
E’ quanto afferma, in una nota il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro in relazione ai contenuti della mozione con la quale i consiglieri regionali Vincenzo Ciconte e Orlandino Greco chiedono di rendere possibili tour promozionali e spostamenti dei Bronzi di Riace nel mondo. “Attenzione, nessuno strumentalizzi le mie parole – prosegue Cannizzaro – è chiaro che i Bronzi sono un bene dell’umanità e che della loro ospitalità ne è responsabile l’intera Calabria, ma ricordo a tutti che la ‘casa’ prescelta per i due guerrieri è il Museo Nazionale di Reggio Calabria, ad oggi l’unico vero elemento attrattivo di turismo puro in riva allo Stretto.
Consiglio ai due consiglieri regionali eletti lontano dallo Stretto, di essere più attivi e attenti alle problematiche del territorio che li ha deputati a rappresentanti regionali, e di lasciare che siano i cittadini del mondo a venire in visita a Reggio ed in Calabria, senza offrirgli un pretesto in più per rinunciare ad un viaggio nella Terra dei Guerrieri grecanici. Inoltre, argomento più tecnico, le grandi tecnologie messe a disposizioni per la custodia in loco dei due Bronzi, dimostrano quanto siano delicate e preziose le due statue che, nessuno si augura, potrebbero incappare in qualsiasi incidente che ne comprometterebbe definitivamente il valore inestimabile per l’intera umanità”.
“Confido – sostiene ancora il parlamentare – nella coscienza dei consiglieri regionali, tutti e degli esponenti reggini del Pd: la Calabria ha molte criticità e le mozioni consiliari sarebbe meglio utilizzarle per problemi legati alle necessità quotidiane dei calabresi, non per insensate proposte deleterie alla comunità, soprattutto reggina. Ma se ciò, malauguratamente, non dovesse accadere, saprò intraprendere celermente le necessarie iniziative prima parlamentari e successivamente ministeriali”.
Pedà, contatterò colleghi: mozione va ritirata. “Proposta non condivisibile e del tutto irrealizzabile”
“Ho appreso della mozione presentata dai colleghi Ciconte e Greco, con la quale viene proposta alla Giunta regionale la possibilità di avviare tour a fini pubblicitari e/o culturali dei Bronzi di Riace in vari paesi del mondo. Si tratta di una proposta che motivi di ragionevolezza mi impongono di non condividere”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Giuseppe Pedà. “Innanzitutto per evidenti ragioni di irrealizzabilità oggettiva – prosegue Pedà – connesse alle esigenze di mantenimento di due reperti archeologici per i quali sono necessarie particolari condizioni di temperatura e di cura per garantirne la buona conservazione. Del pari, sono fermamente convinto che ogni politica intesa a rilanciare la Calabria sotto il profilo culturale, paesaggistico, archeologico, turistico, commerciale non può prescindere da una valorizzazione del territorio e delle ricchezze che in esso trovano la loro collocazione naturale e la loro legittimazione storica”.
“Una spoliazione, sotto qualsiasi forma realizzata, di ricchezze archeologiche in un territorio già depredato, basti visitare il British Museum per realizzare che innumerevoli repreti archeologici appartengono al nostro territorio – sostiene il consigliere regionale – deve farci comprendere che ogni tentativo di valorizzare la Calabria deve usare un metodo inverso da quello proposto dai colleghi: riportare in Calabria ciò che è nostro per genesi storica e culturale, mai spogliarcene, neppure in forma temporanea. Contatterò i colleghi proponenti spiegando le motivazioni che per cui ritengo che questa mozione vada ritirata, certo della loro sensibilità e della buona volontà profusa per la valorizzazione della nostra terra. Se la mozione dovesse essere comunque proposta non posso che annunciare sin da ora un voto fermamente contrario a spostare i Bronzi da Reggio Calabria”.