Per il Procuratore della Procura di Palmi “occorre accertare fatti e eventuali responsabilità”
PALMI (RC) – La Procura della Repubblica di Palmi ha disposto una perizia tecnica per accertare le cause dell’incendio nella nuova tendopoli di San Ferdinando che all’alba di venerdì scorso ha provocato la morte di un migrante senegalese, Sylla Nouma, di 32 anni. “Ciò ovviamente non significa – ha detto all’ANSA il procuratore Ottavio Sferlazza – che disponiamo di elementi che consentano di privilegiare, in merito alle cause dell’incendio, un’ipotesi piuttosto che un’altra. La perizia é soltanto l’espressione del potere-dovere da parte nostra di accertare i fatti ed eventuali responsabilità, a qualsiasi titolo”. “Ciò che voglio, in sostanza – ha aggiunto il procuratore Sferlazza – é sgomberare il campo da qualsiasi dubbio, nei limiti del possibile”. La Procura di Palmi ha anche disposto l’autopsia sul corpo di Sylla Nouma.
La perizia tecnica disposta dalla Procura della Repubblica di Palmi per accertare le cause dell’incendio in cui venerdì scorso a San Ferdinando é morto il senegalese Sylla Nouma é la prima che viene eseguita per il decesso di un migrante nel centro della Piana di Gioia Tauro. Nei precedenti tre episodi, infatti, verificatisi tutti nella vecchia baraccopoli che é stata smantellata, non erano stati disposti esami di questo tipo. Nel caso della morte di Sylla Nouma ci sono alcuni elementi emersi dagli accertamenti investigativi che meritano un approfondimento, anche se il procuratore, Ottavio Sferlazza, anche stamattina, ha ribadito che non c’é nulla, al momento, che possa fare ipotizzare che l’incendio di venerdì scorso possa avere avuto un’origine dolosa. Un dato che la Procura ritiene meritevole di approfondimento, tra l’altro, é quello che riguarda la posizione in cui é stato trovato il corpo senza vita di Nouma, supino e con le braccia protese verso l’alto. Un altro elemento che le indagini dovranno accertare é se il migrante morto, nel momento dell’incendio, verificatosi attorno alle 6 del mattino, si trovasse effettivamente da solo nella tenda, così come é emerso dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori, malgrado la presenza nella tenda di altre brande.