Dopo la demolizione della baraccopoli, anche la tendopoli allestita a San Ferdinando sarà smantellata per lasciar spazio ad alcuni moduli abitativi pronti all’uso
SAN FERDINANDO (RC) – Anche la tendopoli allestita e gestita dalla Caritas a San Ferdinando, nella quale questa notte è morto un migrante senegalese a seguito di un rogo, avrà la stessa sorte della baraccopoli demolita alcune settimane fa: sarà infatti smantellata nei prossimi giorni e sostituita con alcuni moduli abitativi già disponibili e con altri che metterà a disposizione la Regione Calabria. Il progetto è stato confermato poco fa dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, il quale ha anche evidenziato che la distribuzione dei moduli abitativi coinvolgerà “dieci comuni del territorio”. Dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolta nel municipio di San Ferdinando, il prefetto ha reso noto che trenta moduli sono già stati messi a disposizione dal ministero dell’Interno e garantiranno una disponibilità di otto posti per ogni modulo, con bagno e cucina. Sulle cause dell’incendio il Prefetto nopn ha potuto sblinaciarsi “è stata fatta un’analisi completa su quanto accaduto. Stiamo aspettando una relazione tecnica dei vigili del fuoco che ci serve per capire l’origine dell’incendio e contemporaneamente ci sono indagini Polizia di Stato per cercare di fare luce su quanto accaduto“. Attualmente nella tendopoli vivono 800 persone, il massimo consentito. Fino ad un mese fa vi erano ospitate 500 persone. Dopo l’abbattimento della baraccopoli, sono state aggiunte nuove tende che hanno portato la tendopoli all’attuale capienza.
Il Prefetto, che si è detto rattristato per quanto acaduto ed ha espresso solidarietà alla famiglia della vittima,ha poi comunicato che martedì prossimo ci sarà un’altra riunione in Prefettura con i comuni interessati, per avviare il piano di distribuzione dei moduli abitativi. Alla riunione hanno partecipato anche il Questore di Reggio Calabria, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di finanza, il procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza, il Sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi e rappresentanti dei vigili del fuoco di Bari
Vigili del fuoco: “tenda nuova e realizzata con materiale ignifugo”
La tenda andata a fuoco e nella quale ha perso la vita Sylla Nuovo, era realizzata con materiale ignifughi ed era stata installata anche di recente. Ha spiegarlo i vigili del fuoco che hanno sottolineato come il materiale ignifugo serve solo a rallentare lo sviluppo delle fiamme ma non ad impedire l’incendio. In quanto alle cause, il rogo può essersi propagato a causa dei materiali presenti all’interno della tenda quali materassi, vestiti ed altro.