Legge approvata nell’apposita Commissione all’unanimità che ora attende il voto in consiglio regionale. Ma Melicchio M5S parla di ritorno dei vitalizi
REGGIO CALABRIA – La prima commissione del Consiglio regionale della Calabria ha approvato all’unanimità una proposta di legge per l'”Introduzione del metodo previdenziale contributivo per i consiglieri eletti nelle legislature decima e successive”. “Un importante passo avanti per l’abolizione dei vitalizi in Calabria è stato compiuto. Sono molto soddisfatto di questo risultato che mette all’avanguardia il ruolo legislativo della Calabria su un tema che vede lo Stato centrale dibattere su metodi e percentuali – dice Giudiceandrea capogruppo di Democratici e Progressisti che della legge è stato promotore insieme ai colleghi Greco e Nucera – La Calabria, con alto senso di responsabilità della gran parte degli ex consiglieri regionali, sta per approvare una norma di civiltà e morigeratezza. Il nostro è un segnale tangibile da parte della politica più sana. Mi preme inoltre sottolineare – continua il capogruppo di Democratici e Progressisti – come tutto ciò porterà ad un risparmio di oltre un milione di euro all’anno. Una cifra che potrà essere destinata ai fondi per i cittadini meno abbienti e per il diritto allo studio. Ora andiamo avanti con l’approvazione in consiglio regionale”.
Ma non sarebbe della stessa opinione il deputato grillino Melicchio che invece afferma sia tornato il vitalizio, polemizzando per voto in Commissione su sistema contributivo
Un provvedimento contestato dal deputato M5S Alessandro Melicchio, secondo il quale “i consiglieri hanno approvato la reintroduzione dei vitalizi”. La Commissione, presieduta da Franco Sergio, nella stessa riunione, ha approvato anche una proposta di legge sulla “Modifica dei vitalizi dei consiglieri regionali dalla I alla IX legislatura”. Un provvedimento che, per uno dei promotori, il capogruppo di Democratici e Progressisti Giuseppe Giudiceandrea, rappresenta “un importante passo avanti per l’abolizione dei vitalizi in Calabria che porterà ad un risparmio di oltre un milione di euro all’anno”.
Sul pdl che introduce il metodo previdenziale, presentato da Giuseppe Morrone del Gruppo misto, il presidente della Commissione Franco Sergio, ha parlato di “tassello importante nel percorso di allineamento della Calabria al resto del Paese, superando polemiche oggettive e soggettive e strumentalizzazioni dettate dal populismo, dimostrando così senso di responsabilità istituzionale”. Di tutt’altro avviso Melicchio, secondo il quale “la casta vuole prendersi tutti i privilegi possibili e immaginabili prima di essere buttata fuori dai cittadini alle elezioni di novembre”. Per il parlamentare, la normativa, se approvata dal Consiglio, “prevede, come si può leggere nella tabella allegata alla stessa pdl, un costo di 2,5 milioni in più all’anno. Si introducono nuovamente i vitalizi aboliti nel 2011, per 100 mila euro a testa, che verrà erogato dal 2019. Di questi contributi ben 72 mila verranno versati dalla Regione. Come se non bastasse, si prevede anche il trattamento di fine mandato, di 15 mila euro l’uno, per una spesa complessiva di 2 milioni e mezzo”.
Nel provvedimento si legge che, “al fine di contrastare la disparità di criteri e trattamenti previdenziali, nel rispetto del principio costituzionale di uguaglianza tra i cittadini, la presente proposta di legge è volta ad abolire gli assegni vitalizi e i trattamenti pensionistici comunque denominati e a sostituirli con un trattamento previdenziale basato sul sistema contributivo vigente per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni statali. Permangono ad oggi le esigenze di adeguare il sistema previdenziale dei consiglieri alla legge già in vigore, atteso che allo stato attuale in Calabria e solo in Calabria nella legislatura per i consiglieri eletti e gli assessori in carica non esiste nessun sistema contributivo previdenziale essendo stato abrogato il vecchio sistema di corresponsione dei vitalizi nella precedente legislatura”. La proposta prevede anche la creazione, all’Inps, della “Gestione separata della Previdenza dei Consiglieri regionali”. Viene “data facoltà al consigliere, una volta raggiunta l’età pensionabile, di riunire i contributi previdenziali versati dal Consiglio con quelli già versati precedentemente e successivamente inferenti altre attività lavorative espletate”.
E il consigliere Giudiceandrea controbatte e tiene vivo il braccio di ferro sui vitalizi consigliando di leggere i testi di legge: “Consigliamo all’on Melicchio, prima di incorrere in nuove inutili arrabbiature, di provare a dare una rapida lettura dei testi di Legge approvati in commissione”. Lo afferma, in una nota, Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei Democratici e progressisti nel Consiglio regionale della Calabria, replicando a quanto affermato dal deputato del Movimento 5 stelle sull’approvazione da parte della Prima commissione del Consiglio della proposta di legge riguardante l'”Introduzione del metodo previdenziale contributivo per i consiglieri eletti nelle legislature decima e successive”.
“Già… i testi – aggiunge Giudiceandrea -, al plurale. Il primo, a firma del sottoscritto, che abolisce i vitalizi introducendo anche per gli ex consiglieri regionali il sistema di calcolo contributivo per la loro pensione, riducendone in via definitiva e strutturale peraltro l’ammontare mensile; il secondo, a firma del consigliere Morrone, che lungi da reintrodurre qualsivoglia forma di vitalizio, obbliga i consiglieri regionali a versare i contributi per la pensione, partecipando finalmente così al sistema pensionistico nazionale come richiesto del presidente Inps Tito Boeri. È evidente, dunque, la confusione fatta dall’on. Melicchio, forse inalberatosi fin troppo per aver visto affrontato, e meglio, un tema caro alla sua parte politica, ma nel quale non può terminare l’azione politica di un Consiglio regionale impegnato su più fronti e con i problemi cogenti ed urgenti dei calabresi.
Inoltre, il risparmio per i vitalizi degli ex consiglieri ammonta a un milione e duecentomila euro circa all’anno, mentre la spesa per i contributi dei nuovi consiglieri è zero perché si sgravano totalmente dalla imposta netta Irpef che già paghiamo”. “Torni alle vicende nazionali l’on. Melicchio – conclude il consigliere regionale – che in Calabria c’è chi affronta e risolve i problemi senza facili allarmismi e facendo ricorso al lavoro ed alla dedizione alla cosa pubblica”