Mentre nel cosentino si sottoscrive un patto per la legalità a seguito di tre attentati intimidatori ai danni di un imprenditore turistico, nel Reggino, si registra l’ennesima intimidazione
MONTEBELLO JONICO (RC) – Due persone, in piena notte, hanno dato alle fiamme la struttura alberghiera “Le Saline resort” a Saline Joniche, frazione di Montebello Jonico, in provincia di Reggio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, agli ordini del capitano Mauro Defilippis. Ma la direzione del resort intanto, ha pubblicato su Facebook un video dell’impianto di sorveglianza che riprende due soggetto, a volto coperto, che si introducono nella struttura e poco dopo che ne escono divampano le fiamme.
“Dopo l’incendio che nel Settembre 2016 aveva distrutto il bar della piscina de Le Saline Resort – scrive in un post su Facebook l’azienda – questa notte un altro incendio di natura dolosa ha danneggiato la nostra struttura”. In pochi minuti le fiamme hanno distrutto la sala ristorante e grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, l’incendio non si è diffuso anche al resto del Resort. “Vogliamo diffondere il video delle nostre telecamere di video sorveglianza – prosegue il post – affinché questi vigliacchi si sentano non solo braccati dalle forze dell’ordine, ma soprattutto da tutte quelle persone oneste che ancora credono che questa terra un giorno possa finalmente cambiare”.
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“Ci teniamo a dimostrare la nostra trasparenza che – aggiungono dal resort – riflette non solo l’onesta dei nostri comportamenti ma anche la nostra volontà di collaborare attivamente alla soluzione e dialogare e fornire noi stessi le informazioni necessarie come fonte autorevole”.
“Quello che fa più male e che lascia l’amaro in bocca dopo simili eventi, non è la polvere o l’odore acre di bruciato: la cosa impossibile da accettare – concludono da “Le Saline” – è un gesto così vile e ignobile nei confronti di chi, ogni giorno, lotta per restituire a questa terra e ai suoi giovani, un’opportunità di lavoro, di crescita e di riscatto. Ma… noi non molliamo!”