Decade l’amministrazione della città d’Italia in cui si vive peggio alla cui guida era stato eletto un ex magistrato
VIBO VALENTIA – Uno studio sulla qualità della vita realizzato da Italia Oggi con l’Università La Sapienza di Roma lo scorso novembre ha dichiarato Vibo Valentia la città più invivibile d’Italia. Un’area urbana su cui si sarebbe dovuto lavorare con continuità e dedizione per risollevarne le sorti. Ventisette consiglieri comunali di Vibo Valentia, invece, oggi si sono dimessi determinando di fatto la fine dell’esperienza amministrativa della Giunta guidata dall’ex magistrato Elio Costa, eletto nelle consultazioni del 2015, e lo scioglimento del Consiglio comunale. All’epilogo odierno, dopo tre anni e mezzo di governo amministrativo, si è giunti a seguito delle fibrillazioni degli ultimi mesi trasformatesi in scontri e contrapposizioni.
Il sindaco Costa, 79 anni, già alla guida dell’amministrazione cittadina tra il 2002 e il 2005, ha comunque e sempre ribadito la sua intenzione di non lasciare la guida dell’ente anche quando era venuto meno il sostegno della maggioranza. A pesare sulla decisione di rimettere il mandato da parte dei dimissionari anche le polemiche per la gestione del servizio di raccolta rifiuti, delle strisce blu, il cambio di oltre una dozzina di assessori, soprattutto all’Ambiente (sette) e la condotta del sindaco giudicata troppo accentratrice.