Dopo il gravissimo episodio che si è verificato sabato nell’ospedale di Locri, il presidente del Comitato dell’Associazione “Comuni della Locride” Rosario Rocca ha convocato una riunione per domani alle 17.
LOCRI (RC) – Unico punto all’ordine del giorno le condizioni drammatiche in cui versa l’ospedale di Locri, alla luce del drammatico fatto accaduto sabato, nel tardo pomeriggio dove un paziente è morto per un’ascensore guasto. Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese sul suo profilo facebook ha scritto: “vergogna. Una persona sta morendo in cardiologia e non può essere trasportata in rianimazione perchè gli ascensori dell’ospedale non funzionano. In ospedale i Carabinieri e si attende l’intervento dei Vigili dei Fuoco”.
Poi un altro post: “il cittadino che non si è potuto tempestivamente trasferire nel reparto di rianimazione, a causa degli ascensori non funzionanti, è deceduto e ci sentiremo dire che probabilmente sarebbe morto ugualmente. Non ci sono parole. Solo tristezza, rabbia e indignazione”.
A causa del guasto all’ascensore, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri che hanno cercato un tecnico. Una volta riparato l’ascensore, verso le 12.20, i due pazienti sono stati trasferiti ed uno è morto poche ore dopo. Sul caso non risulta che siano state presentate denunce ma i commissari governativi alla Sanità hanno immediatamente disposto l’invio dei Nas all’interno del nosocomio per una ispezione che servirà a chiarire le condizioni della struttura.
Sul caso è intervenuto anche il parlamentare di Forza Italia Marco Siclari che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “Presenterò interpellanza urgente al ministro affinché faccia luce sull’accaduto. Questo è il risultato del commissariamento della nostra regione. Ho chiesto al Ministro di mettere la parola fine al commissariamento che dura da 12 anni e che ha provocato un aumento del numero di cittadini che si curano fuori pari al triplo della media nazionale, un peggioramento dell’assistenza, una riduzione drastica dei posti letto, uno scarso numero di medici che lavorano nelle strutture. Sono stati chiusi ospedali con la promessa di aprirne nuovi, ma non ci sono né i vecchi né i nuovi, non ci sono i fondi per riparare i guasti come gli ascensori o macchinari nei diversi ospedali, i privati – ha spiegato Siclari – non vengono pagati da più di un anno, lo Stato spende 340 milioni di euro per curare i calabresi fuori regione ma non ha soldi da spendere in Calabria per migliorare la sanità. Cosa altro serve per capire che non occorre un nuovo commissario, ma serve chiudere il commissariamento e mandare i fondi in Calabria per investirli in strutture sanitarie come accade nelle altre regioni? La Regione ha le sue enormi responsabilità ma i commissari li manda il Governo, se hanno fallito significa che è proprio lo strumento del commissariamento a non funzionare” .