Anni di vessazioni, angherie e violenze subite dal marito. Ma la vittima non ce l’ha fatta più e ha deciso di denunciarlo per salvaguardare la sua vita e quella dei suoi figli
CATANZARO – Ha trovato il coraggio di dire basta alla fine dello scorso mese di agosto. La vittima è una donna di 45 anni, che si è rivotla agli agenti del Commissariato di Catanzaro Lido della Polizia di Stato. Dai racconti della donna è emerso un quadro di estrema soggezione causata pressoché quotidianamente dal marito e padre dei loro due figli, costretti a vivere in un clima di ansia e di paura fino al punto di temere per l’incolumità della propria madre tanto che, per salvaguardarla non la lasciavano mai sola.
In uno degli episodi il “padre padrone“, un catanzarese di 52 anni, durante un violento litigio ha percosso la moglie causandole gravi lesioni. Gli accertamenti compiuti dagli investigatori, supportati anche dalle dichiarazioni dei due figli, da poco maggiorenni, hanno fornito all’accusa un quadro probatorio sulle condotte dell’uomo perpetrate nei confronti della famiglia sottomessa per anni alle sue ire ed irragionevoli reazioni a volte anche causate dall’uso di stupefacenti cui era dedito.
Alla luce degli accertamenti svolti dalla polizia, il sostituto procuratore della Repubblica Anna Chiara Reale ha proposto l’applicazione di una duplice misura: l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. Misure accolte dal gip con un’ordinanza eseguita dai poliziotti del Commissariato di Catanzaro Lido.