Bloccare per 30 giorni il transito di mezzi pesanti sui viadotti a rischio della Calabria per provvedere ad effettuare verifiche congiunte di sicurezza da parte di Genio militare e gestori delle arterie
CATANZARO – E’ quanto chiede il Codacons. “All’indomani della tragedia accaduta a Genova – è scritto in una nota -il Codacons concentra la sua attenzione sullo stato delle infrastrutture sul territorio, e con riferimento alla Calabria indica una seria di manufatti che necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza: quattro Viadotti Fiume Mesima A2 tra Rosarno e Mileto (pericolanti e sotto sequestro),variante 106 tratto A, ponte Morandi a Catanzaro, viadotto Cannavino a Celico, ponte Petrace tra statale 18 tra Gioia Tauro e Palmi. L’associazione chiede il blocco dei mezzi pesanti su queste infrastrutture così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura.
E con l’impiego del genio militare, non di privati, per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico”. “In questo senso il Codacons – prosegue la nota – ha deciso di diffidare i prefetti. A loro, chiamati in causa quali responsabili diretti della sicurezza pubblica, l’associazione chiede di disporre un blocco ‘temporaneo’ per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s’impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un’attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l’economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei Tir nel loro Comune)”