Locri, chiuso reparto Ortopedia: vertice in Prefettura

Sapia annuncia la richiesta di una ispezione ministeriale al Ministro della Salute. Dg Asp: “due anni addietro e il problema dell’Ortopedia di Locri era identico”

 

REGGIO CALABRIA – Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, accompagnato dal deputato del Movimento Cinquestelle Francesco Sapia, componente la XII Commissione “Affari Sociali” della Camera, ha incontrato il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari per un confronto sulla situazione generale dell’Ospedale di Locri. Sapia ha annunciato la richiesta di una ispezione ministeriale che avanzerà al Ministro della Salute subito dopo ferragosto. “Alcuni mesi fa si discusse a Locri sugli esiti di un’altra ispezione ministeriale – ha detto il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Giacomino Brancati giunto con ritardo in Prefettura, ‘per non essere stato avvisato per tempo’ – ed i giudizi su quella visita furono non poco contrariati sul lavoro degli stessi ispettori che non attribuivano responsabilità addebitabili all’azienda che dirigo.
Io sono arrivato qui da commissario due anni addietro e il problema dell’Ortopedia di Locri era identico. Allora non c’era un solo ortopedico. Abbiamo assunto, non con poca fatica, alcuni ortopedici. Quello che andava fatto, lo abbiamo fatto e lo continuiamo a fare”. “Non ci siamo fermati. Sono in corso – ha aggiunto Brancati – ulteriori concorsi. I concorsi per Ortopedia, voglio ribadirlo, si sono fatti. In alcuni non ci sono stati partecipanti. Alcuni medici, anche di altre specializzazioni, che abbiamo assunto, a tempo indeterminato, appena hanno saputo che erano destinati a Locri, hanno rinunciato all’incarico, e sono andati a lavorare, per esempio, al ‘Papardo’ di Messina, al di là dello Stretto ed anche fuori dalla Calabria. Locri forse è meno ambita, ma credo che continuando ad alimentare questo clima rimanga sempre più poco appetibile andare a lavorare all’Ospedale di Locri”.

SAPIA: I RESPONSABILI DEI DISSERVIZI VOLONTARIAMENTE LATITANTI

“È eloquente l’assenza dei vertici dell’Asp di Reggio Calabria al tavolo prefettizio sull’ospedale di Locri. Essa testimonia che i responsabili dei disservizi della struttura continuano a essere volontariamente latitanti rispetto ai loro doveri”. Lo afferma il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, al termine dell’incontro in Prefettura a Reggio Calabria “sulla grave situazione – riporta una nota – in cui versa l’ospedale di Locri (Rc), promosso dallo stesso deputato e convocato dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari”. “Al governatore Mario Oliverio – prosegue Sapia, nell’occasione accompagnato dall’esperto di sanità Gianluigi Scaffidi – chiederò di concludere al più presto la procedura per la revoca dell’incarico all’attuale direttore generale dell’Asp reggina, Giacomino Brancati, in Prefettura essendo ancora emerse, anche alla presenza del sindaco di Locri Giovanni Calabrese, le inadeguatezze del manager riguardo all’organizzazione dei servizi ospedalieri.

Da due anni si discute dei soliti problemi presso l’Ufficio territoriale del governo, ma tutto resta tale e quale, all’ospedale di Locri. Ciò significa che non c’è più tempo da perdere e che bisogna sostituire immediatamente Brancati, al quale avrei voluto chiedere, considerato l’accesso della commissione d’accesso antimafia da lui sollecitato, quali esposti abbia presentato alla Procura. Inoltre chiederò, appena dopo Ferragosto, l’invio degli ispettori del lavoro per la verifica dei turni nelle unità operative del presidio ospedaliero locrese, in maniera da evitare il pesante sovraccarico di lavoro che i sanitari di lì sono costretti a subire, nonostante gli appelli di sindaci, operatori e sindacati che da tempo si susseguono senza ascolto”. “Ancora una volta – conclude Sapia – il Movimento 5stelle è stato presente, nella fattispecie alla vigilia di Ferragosto, e andrà sino in fondo, senza indugi. Qui le responsabilità dirigenziali e politiche sono tutte interne alla Regione Calabria guidata da Oliverio, il quale ha deciso di fare lo gnorri, nonostante nel territorio abbia raccolto molti voti alle ultime regionali. Non gli consentiremo di fingersi incolpevole”

 

COMUNE: IRRISPETTOSO ATTEGGIAMENTO DEL MANAGEMENT DELL’ASP

“Il vertice sulle problematiche dell’ospedale di Locri sollecitato dall’Onorevole Sapia, nella qualità di componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, e convocato dal Prefetto di Reggio Calabria per le ore 10 di oggi, ha registrato un nuovo fastidioso ed irrispettoso atteggiamento da parte del management dell’Asp di Reggio Calabria: il direttore Brancati ed il direttore sanitario si sono presentati in Prefettura con oltre un’ora di ritardo e con l’incontro ormai già concluso”. E’ quanto si legge in una nota del Comune di Locri. “Purtroppo – prosegue la nota – tale atteggiamento conferma il senso di irresponsabilità e lo scarso senso delle istituzioni di chi oggi è chiamato a governare l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria.

I Sindaci della Locride, rappresentati dal sindaco di Locri e dal sindaco di Benestare – presidente del comitato dei Sindaci – puntuali all’incontro, si sono confrontati con il rappresentante del Parlamento, accompagnato dal dott. Luigi Scaffidi nella qualità di esperto, e con il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari che con grande sensibilità aveva raccolto l’invito dell’onorevole Sapia e convocato l’incontro odierno alla vigilia di ferragosto e dopo la gravissima vicenda del reparto di Ortopedia. Il Sindaco di Locri dopo aver esposto la gravità della situazione ed evidenziato la drammaticità degli ultimi avvenimenti, ringraziando l’on. Sapia per l’attenzione dedicata, ha sollecitato lo stesso a riferire al Ministro della Salute quanto di grave accade da anni nell’Ospedale di Locri con impressionante e fastidiosa indifferenza della politica nazionale e regionale. Sapia ha garantito una prossima visita alla struttura ospedaliera al fine di riscontrare personalmente quanto emerso i sede di confronto”.

“Il Sindaco di Locri – prosegue la nota – ha reiterato al Prefetto, che ricordiamo nei giorni scorsi ha inviato la commissione d’accesso antimafia all’Asp di Reggio Calabria, di valutare l’eventuale procedura di di scioglimento e contestuale commissariamento dell’Azienda – per come avviene per i consigli comunali – in base a quanto disposto dall’art. 141 del testo Unico sugli enti locali che prevede che venga sciolto un ente locale quando si ‘compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico’. Nel caso dell’Asp di Reggio Calabria gli atti contrari alla Costituzione, le persistenti violazioni di legge ed i gravi motivi di ordine pubblico sono evidenti ed all’ordine del giorno”.

 

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