Emergenza sicurezza: il Coisp lancia l’allarme. I vertici calabresi del sindacato indipendente di polizia sono preoccupati per lo stato in cui versa il settore sicurezza. Proprio per questo motivo i leader regionali dell’organizzazione sindacale
hanno deciso di interrogare il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, inviandole una lettera. «Il legame tra lo Stato e gli Operatori del Comparto Sicurezza – si legge nella missiva – è e deve essere indissolubile. Il sistema statale possiede, in un certo senso, una sua anima nella misura in cui risponde alla sua natura di comunita’ politica giuridicamente ordinata in funzione del bene comune. Con quest’anima sono strettamente connessi gli Operatori della Sicurezza, che, come Lei ben sa, sono una realtà sociale che oggi non dispone piu’ di quei mezzi necessari per realizzare i propri compiti di salvaguardia dell’incolumità collettiva. ‘L’aiuto statale deve, allora, esprimersi in quelle Istituzioni che mirano a tutelare la dignita’ degli Operatori del Comparto nell’innata consapevolezza che la protezione statale verso i Servitori dello Stato e’ necessaria per garantire la Sicurezza Pubblica. Ed e’ proprio in quella consapevolezza e protezione istituzionali manifestate nei confronti di quei baluardi della Sicurezza Pubblica che risiede l’alto prestigio istituzionale. Su questa salda e autorevole concezione, egregio Signor Ministro, il Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – ha gettato le basi del proprio operato, che consiste, oramai, in una sorta di supplenza politica, rivolta, appunto, a colmare il vuoto istituzionale che persiste sulla questione ”sicurezza”, alla quale e’ strettamente correlata la questione ”diritti degli Operatori della Sicurezza e loro tutela”.