Consiglio regionale, la seduta termina con un botta e risposta tra Oliverio e Guccione

A metà votazione si è resa necessaria la verifica del numero legale, confermata dalla presenza dell’opposizione. Approvate mozioni e ordini del giorno

 

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale, nonostante l’articolato dibattito scaturito in Aula, ha deciso di posticipare l’approvazione dell’ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Gianluca Gallo (Cdl), Fausto Orsomarso (Misto), Domenico Tallini (Fi) “Sulla riorganizzazione del sistema di interventi e servizi sociali”. Richiesta sostenuta anche dal presidente della Giunta Mario Oliverio, che ha concordato sulla necessità di un approfondimento in commissione, “affinché si tenga conto anche delle questioni che sono state richiamate”, mentre l’assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe ha dichiarato che una volta acquisita la decisione del Consiglio di Stato a seguito del ricorso al Tar da parte di alcuni Comuni per il mancato coinvolgimento in fase di attuazione della riforma, “sarà necessario affrontare la problematica per evitare disagi all’utenza, riprendere il discorso e rimodularlo”.

Dopo l’accoglimento di una inversione dei punti all’ordine del giorno, proposta dal presidente Nicola Irto, l’Aula ha approvato, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge firmata da Mauro D’Acri (Oliverio Presidente) recante “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio calabrese”.

A metà votazione si è resa necessaria la verifica del numero legale, confermata dalla presenza dell’opposizione. Una circostanza sottolineata poco dopo dal consigliere Pd Carlo Guccione. “E’ chiaro che serve una riflessione. Io inviterei i capigruppo, il Presidente della Giunta – ha affermato il consigliere Pd – a fare una verifica della maggioranza”. Poi, lo stesso Guccione ha espresso la sua contrarietà alla richiesta di rinvio dei punti inerenti la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata, scritta o orale, chiamando in causa ancora il Presidente della Giunta che, “senza voler giustificare nessuno”, ha definito quella del Consiglio regionale una prassi consolidata, “al di là delle maggioranze o dei colori delle maggioranze che lo caratterizzano”.

Oliverio ha quindi fatto appello ai singoli consiglieri, “quegli stessi che hanno chiesto sostegno ai calabresi candidandosi in una lista per essere votati, e oggi per il loro incarico percepiscono anche un’indennità. Si tratta di un problema morale. E se ci sono problemi di maggioranza – ha aggiunto rivolgendosi soprattutto al collega di maggioranza Carlo Guccione – si viene in Aula, si pongono i problemi e se lo si ritiene opportuno si presenta una mozione di sfiducia. E’ così che si verifica politicamente se c’è o non c’è un maggioranza”. Accolta la proposta di rinvio la seduta è stata tolta. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

Dibattito su olio senza dazi da Tunisia

Il Consiglio regionale ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con l’approvazione di alcune le mozioni e ordini del giorno posti all’esame dell’Aula. Su alcune questioni si sono sviluppate articolate interlocuzioni tra componenti della Giunta e Consiglio regionale. Dopo l’approvazione delle mozioni riguardanti il miglioramento e il sostentamento del Parco Lilio di Savelli, e quella “di solidarietà in favore della popolazione curda perseguitata nei territori della Siria e dell’Iraq” proponendo “di intervenire presso il Governo turco al fine di ottenere la cessazione degli attacchi indiscriminati nei confronti della stessa popolazione, promuovendo inoltre la condanna di quanto avvenuto in tutte le sedi istituzionali opportune, con particolare riferimento all’Unione Europea, al Consiglio d’ Europa ed alla NATO e cercando inoltre una soluzione capace di coniugare l’autonomia del popolo curdo e la stabilità geopolitica della regione”, il Presidente Oliverio è intervenuto per alcune precisazioni all’ordine del giorno proposto da Gianluca Gallo (Cdl) “Sulle conseguenze dell’eliminazione dei dazi sulle importazioni di olio extravergine dalla Tunisia”. Oliverio ha sostenuto che il tema “è da tempo oggetto di un confronto a livello europeo.

Con l’approvazione del Trattato di libero scambio con la Tunisia si è dato vita – ha precisato – al sistema delle quote. Per questo in Conferenza Stato-Regioni siamo intervenuto per invitare il Governo ad assumere una iniziativa forte a livello europeo. Quel Trattato ha determinato una situazione nuova consentendo l’ingresso di 100 mila tonnellate di olio tunisino a dazio zero ogni anno, con la conseguente alterazione nella competizione dell’olio europeo a danno delle regioni, come la Calabria che sono più impegnate nella produzione olivicola. C’è la possibilità di agire attraverso altri strumenti” ha ancora spiegato il Presidente della Giunta regionale che ha elencato la cosiddetta “tracciabilità del prodotto”, “a livello europeo non ancora compiutamente realizzata e oggetto di resistenza, anche se sono stati fatti alcuni passi in avanti”.

Il secondo elemento richiamato da Oliverio, “gli interventi in direzione del sostegno dei produttori. La risposta della Commissione Europeo è stata l’istituzione di un fondo che destina ai Paesi a vocazione olivicola una quota di risorse per far fronte ai problemi della commercializzazione. La Regione – ha informato Oliverio – ha recentemente costituito un tavolo con le 22 associazioni di produzione olivicola per un piano a sostegno del comparto. I problemi in questo settore – ha concluso – interessano in modo particolare le regioni del Sud, e soprattutto la Calabria. Insieme alla Puglia abbiamo assunto l’iniziativa in sede di Conferenza Stato-Regioni per una discussione aperta. Anche se alcune misure sono state già assunte. Ma bisogna andare avanti per far sì che i trattati di libero scambio possano essere compensati. Stiamo lavorando per utilizzare il riparto del fondo perché la filiera della produzione olivicola in Calabria possa determinare un valore aggiunto della nostra produzione agricola”.

Il Consiglio ha quindi approvato un ordine del giorno a firma Franco Sergio (Oliverio Presidente) e Antonio Scalzo (Pd) “Sui lavoratori Contact Center di Poste italiane di Lamezia Terme”. L’assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe nel “concordare” sul contenuto del documento all’esame dell’Aula ha annunciato iniziative urgenti della Giunta “per chiedere – ha detto – un incontro con i dirigenti della società, con l’obiettivo di recuperare quanto più posizioni possibili e quanto richiesto nell’ordine del giorno”. Approvato anche l’ordine del giorno “Sulla situazione occupazionale e imprenditoriale del comparto agricolo delle piane di Sibari e Cammarata”.

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