La società è in liquidazione, ma viene candidata ad essere il soggetto unico che gestirà l’acqua pubblica in Calabria
CATANZARO – Il 29 maggio si terrà la prima riunione dell’assemblea dell’Autorità idrica della Calabria per decidere la forma di gestione del servizio idrico in Calabria e chi ne sarà il soggetto unico gestore. Sorical, nonostante sia in liquidazione viene candidata a ricoprire tale ruolo con il sostegno di parte dei sindacati. Il suo commissario si affretta così a ribellarsi pubblicamente, su facebook, e a promettere ai cittadini che la società spiegherà ai clabresi come spende i loro soldi. “I privati in Sorical sono stati ma soprattutto sono un problema serio, un impedimento costante a qualsiasi iniziativa di innovazione di riorganizzazione e di ripresa, imbrigliata in una liquidazione tecnica asfissiante. Bisogna liberarsene il prima possibile”. Lo scrive, in un post pubblicato sul suo profilo, Luigi Incarnato, il commissario della Sorical, la società mista a prevalente capitale pubblico regionale che gestisce il servizio idrico in Calabria. Secondo Incarnato, che è il commissario per la parte pubblica regionale di Sorical, “la società è ormai pronta a essere il soggetto che può gestire il servizio idrico. Lasciarla così ancora per molto la Calabria pagherà un prezzo altissimo sia sotto il profilo gestionale che su quelli economico e finanziario. Se andiamo a regime – conclude il commissario di Sorical – non potranno più accadere le interruzioni. Saremo pronti a dare conto ai cittadini di cosa facciamo con i loro soldi”.
La Cisl attraverso i suoi segretari Paolo Tramonti Cisl Calabria e Femca Cisl Pompeo Greco intanto sostiene Sorical dichiarando che “non si puo’ prescindere dal suo know how, di quello dei suoi dipendenti per dare un servizio idrico integrato efficiente e con costi della tariffa adeguati. Altre soluzioni percorribili e realizzabili allo stato attuale non ne intravediamo. Non e’ infatti assolutamente credibile che in Calabria si possa ipotizzare la creazione di un nuovo soggetto unico gestore con gli attuali vincoli della concessione di Sorical, che scade il 2034, e soprattutto con la realta’ evidente a tutti, delle difficolta’ economiche in cui versano la maggior parte dei comuni calabresi. Sosteniamo da anni, che sia arrivato il momento delle decisioni e delle scelte responsabili e coraggiose su Sorical, da parte del socio di maggioranza (la Regione Calabria ndr).
Chiudere il rapporto con il socio privato, – aggiungono Tramonti e Greco – rilanciare l’azienda ponendo fine alla liquidazione, rifuggendo cosi’ dai tanti luoghi comuni che individuano in Sorical l’unico responsabile dell’attuale crisi di sistema in Calabria. Trasformarla in quel soggetto unico gestore del servizio, compresa la depurazione, attraverso anche la riscossione diretta delle tariffe per garantirne la sostenibilita’ finanziaria. E’ una posizione – per il sindacato Cisl – da ribadire oggi, perche’ siamo fortemente preoccupati che, stante l’attuale situazione ci possano essere da parte di qualcuno tentativi di far saltare tutto attraverso un eventuale commissariamento dell’Aic. Alternativa di gestione alquanto rischiosa che potrebbe determinare ulteriori danni a un sistema gia’ compromesso. Chi volesse ricercare altre soluzioni al problema dovra’ poi assumersi le responsabilita’ del fallimento”.