Tre persone sono state denunciate dai finanzieri che hanno scoperto non solo la falsa invalidità della signora, ma anche i benefici ottenuti dai suoi due figli, entrambi dipendenti pubblici
LOCRI (RC) – I Finanzieri del Gruppo di Locri hanno accertato, al termine di un’attività di indagine, una truffa aggravata in danno dell’INPS compiuta da una donna, che avrebbe ottenuto indebitamente il riconoscimento di un “grave” handicap ma, dalle investigazioni, supportate da numerosi riscontri quali appostamenti e videoriprese, era autonoma e in grado di svolgere ogni normale attività della vita quotidiana.
Le videoriprese e i riscontri infatti, l’hanno immortalata mentre percorreva tratti di strada o salire e scendere scale. Addirittura si era recata alle urne, autonomamente, in occasione delle ultime elezioni elettorali. Ma non soddisfatta dell’invalidità riconosciuta dalla Commissione Invalidi Civili, avrebbe persino effettuato un ricorso presso il Tribunale di Locri ottenendo il riconoscimento di uno status ancor più grave d’invalidità.
Handicap che di conseguenza ha consentito alla figlia, medico dell’ASP, di beneficiare di giorni di permesso mensili retribuiti per assistere la madre falsa invalida, arrecando gravi disservizi alla struttura sanitaria di appartenenza. E’ stato accertato infatti, che le assenze del medico hanno interrotto, in diverse occasioni, un pubblico servizio con correlato grave danno ai pazienti che, a causa della chiusura dell’ufficio, non hanno potuto ricevere le prescritte cure.
Ma anche l’altro figlio, anch’egli dipendente pubblico, ha tratto beneficio dalla falsa invalidità della mamma ottenendo indebitamente un trasferimento alla sede di lavoro più vicina alla propria residenza. Le indagini si sono concluse con il deferimento all’Autorità Giudiziaria della “falsa invalida” e dei figli, per l’ipotesi di reato riguardante la truffa aggravata ai danni dell’Ente previdenziale. Risultato che testimonia, ancora una volta, il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nel contrasto degli illeciti che possano ledere gli interessi della collettività, soprattutto nel difficile contesto socio-economico che caratterizza la Provincia di Reggio Calabria.