Disponibilità finanziarie e beni immobili, a Rocca di Neto, per un valore complessivo di 150.000 euro confiscati ad un avvocato e ad un imprenditore.
CROTONE – I Finanzieri del Comando Provinciale di Crotone, nei giorni scorsi, hanno eseguito una confisca, a conclusione di una complessa attività di polizia giudiziaria in materia di usura che ha permesso di individuare sette vittime, alle quali venivano praticati tassi d’interesse superiori al 135% da parte di un sodalizio criminale costituito da un avvocato Ernesto Brasacchio di 46 anni e Rosario Benincasa di 71 anni, imprenditore emigrato in Germania.
I due indagati che, in relazione al quadro probatorio fornito dai militari della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica Crotonese, hanno optato per il patteggiamento, sono stati condannati rispettivamente, Brasacchio ad un anno di reclusione e 8.000 euro di multa; Benincasa a due anni di reclusione ed euro 10.000.
Ma l’ordinamento giuridico italiano prevede la cosiddetta “confisca penale” per aggredire e confiscare le ricchezze illecite accumulate, vale a dire una misura di sicurezza patrimoniale che colpisce i beni che sono collegati al reato per il quale è stata pronunciata condanna e, quando non è possibile confiscare i beni che hanno costituito il profitto o il prezzo del reato, la confisca dei beni di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo. Per questo motivo i finanzieri hanno eseguito il decreto emesso dal Tribunale di Crotone che ha disposto la confisca di due terreni agricoli, una unità immobiliare adibita a studio legale e tre rapporti finanziari nei confronti dell’avvocato Brasacchio, che dal 2010 al 2015 è stato assessore al Comune di Rocca di Neto, e nei riguardi di Benincasa.