Smantellati dai carabinieri due gruppi criminali, uno a connotazione camorristica e l’altro che si avvaleva della collaborazione di esponenti della ‘ndrangheta, che operavano nella Capitale.
ROMA – Nelle province di Roma e Napoli circa 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con l’ausilio dei colleghi di Napoli, di elicotteri e di unità cinofile dell’Arma, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone, 16 in carcere e 3 ai domiciliari. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina, aggravata dall’uso delle armi.
Per gli arrestati, tra i quali c’è anche una donna e alcune persone di origine albanese, le accuse sono a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina, aggravata dall’uso delle armi, spaccio di droga. A due di loro viene contestato il reato di lesioni gravi, commesse con arma da fuoco e con modalità mafiose.
L’indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma avrebbe accertato l’operatività di due distinte organizzazioni criminali, entrambe armate e dedite al narcotraffico, in stretta sinergia tra loro, di cui una di tipo mafioso a connotazione camorristica, capeggiata dai fratelli Salvatore e Genny Esposito, figli di Luigi detto ‘Nacchella’, e l’altra con a capo Vincenzo Polito, che si avvaleva della collaborazione di esponenti delle cosche di ‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, le famiglie Filippone e Gallico, presenti nella Capitale.