Ad una settimana dalla nostra esclusiva con la pubblicazione delle chat ‘bollenti’ di preti che operano nella Diocesi di Cosenza-Bisignano, la Chiesa cosentina non ha inteso finora esprimersi. Intanto il dossier di Mangiacapra arriva in Vaticano e spuntano chat segrete di altri sacerdoti calabresi
COSENZA – I preti gay non creano imbarazzo alla Chiesa cosentina e più in generale a quella calabrese. Il dossier scabroso finito su tutti i giornali nazionali e, per la parte del nostro territorio, anche sul nostro quotidiano che ha pubblicato per primo le chat dei preti del cosentino, non sembra aver scandalizzato minimamente i vertici della Diocesi e sull’argomento vige un ‘religioso’ silenzio proprio mentre il dossier di Francesco Mangiacapra arriva in Vaticano e da lì sarà smistato alle varie Curie interessate.
Ma torniamo al caso dei due sacerdoti operanti nelle parrocchie dell’hinterland cosentino, che hanno rapporti con altri uomini, si intrattengono in chat nelle quali si masturbano e parlano anche di incontri “prima di un funerale” o nei momenti liberi dalla loro ‘attività’ religiosa.
Chat che noi della redazione, abbiamo avuto serie difficoltà a visionare. A Napoli il Cardinale Crescenzio Sepe, quando si è trovato il dossier davanti si è detto indignato e preoccupato dichiarando: “quei pochi che hanno tradito la propria missione potrebbero sporcare l’immagine della Chiesa“. La Diocesi di Cosenza Bisignano, il vescovo Nolè e nessun altro, ha voluto rispondere in merito ai nostri articoli. Ma qui da noi, una presa di posizione non c’è stata. E non importa se il prete ha “solo 5 minuti perché poi deve andare a celebrare un funerale” o se i sacerdoti omosessuali si danno appuntamento nelle discoteche gay in Calabria per ubriacarsi e fare sesso con altri avventori totalmente sconosciuti. E allora abbiamo pensato di tornare sull’argomento con l’obiettivo ancora una volta, di far emergere la ‘doppia morale’ di alcuni preti evidentemente molto poco coerenti con la loro vocazione.
Intanto la Diocesi di Cosenza ha istituito un centro d’ascolto prevede la presenza di “Religiosi e Religiose” che raccoglieranno tutti giorni dalle 9.30 alle 12.00 le segnalazioni” che però dovranno essere “firmate o personalmente testimoniate e le consegneranno all’Arcivescovo per gli opportuni provvedimenti, canonici o disciplinari. Non saranno accolte né prese in considerazione segnalazioni o lettere anonime, la cui identità non è individuabile o di dubbia provenienza”. “Se questo può servire, che ben venga – ha dichiarato Mangiacapra ai microfoni di Pomeriggio 5 – perchè questa non è una caccia alle streghe ma vuole essere un modo per distinguere le mele marce della Chiesa da quelle buone”.
La chat-appuntamento di don “A”
Una chat molto chiara quella che riguarda don “A”, sacerdote in trasferta dalla Calabria per un convegno che, approfittando della camera in un hotel, invita sulla chat di Facebook un ragazzo, che chiameremo “B” nella sua stanza, per fare sesso con lui.
Don “A” fornisce chiaramente, in una ‘calda’ conversazione con un ragazzo e tutte le indicazioni per incontrarsi e trascorrere un pò di tempo ‘insieme’.
L’appuntamento… “ti lascio la porta aperta”
Don A: Ma stai vicino a ******?
B: perchè?
Don A: Sono a ****** in un hotel fino a lunedì..
B: E sco**?
Don A: Tu se venivi… Si può organizzare con gli orari
B: Hai voglia di me?
Don A: Si
B: Lo vuoi nel cu*****?
Don A: Si… tutto… lascio la porta aperta
B: Mmmm così appena entro ti sc***… Dai organizzo, però io sono riservato e non voglio fare viaggi a vuoto
Don A: Pure io, no infatti. Basta decidere l’orario; tipo per le 14.00
B: Tu sai già quando sei libero?
Don A: Credo subito dopo pranzo
B: Fino a che ora?
Don A: fino alle 16
B: Ti aggiorno
Don A: Ok… ti vorrei … mi baci? Sarò sul letto nudo per te..Ho già voglia
B: Mi puoi ospitare in camera?
Don A: Certo, non fermano giù, puoi salire direttamente. Hotel….
B: Non è che diamo sospetti poi?
Don A: Basta che quanto entro vai all’ascensore e sali direttamente da me.. Quando sono là ti dico il numero della stanza…
B: ok
Don A: Già ti immagino
B: Lo prendi il c**** in bocca?
Don A: Si, quello che vuoi tu… tu lo vuoi pure?
B: Io gioia ti metto a pe****… tu?
Don A: Ti entro pure
Il giorno dell’appuntamento: “…e tu che fai appena entri?”

Non sappiamo se l’incontro tra i due sia poi andato a buon fine, ma sappiamo però con certezza che in una delle camere dell’albergo, un sacerdote calabrese si preparava ad un incontro… molto bollente.