Gli indagati, hanno anche precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e nell’ambito degli stupefacenti
POLISTENA (RC) – Due persone sono state arrestate dai Carabinieri della compagnia di Taurianova, nel Reggino, per ricettazione, riciclaggio e furto aggravato ed una terza e’ stata sottoposta all’obbligo di dimora. Gli indagati, tutti gia’ noti agli inquirenti per vari reati, sono Michele Raso, 38 anni (in alto a destra), di Polistena; Ferdinando Ciricosta, 29 (in alto a sinistra), di Rosarno; Antonio Bevilacqua , 44 anni, di Rosarno (al centro). Raso e Ciricosta sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre Bevilacqua e’ stato sottoposto all’obbligo di dimora. Il provvedimento cautelare conclude un’attivita’ investigativa svolta dalla stazione dei Carabinieri di Polistena e avviata a seguito del rinvenimento, all’interno di un’ officina di Polistena gestita da Raso e Ciricosta, di una Fiat Panda rubata poche ore prima a Pizzo Calabro.
Al momento del controllo alcune parti dell’autovettura risultavano gia’ manomesse, con il chiaro intento di impedirne la riconducibilita’ al furto. Successivamente estesa a due rimesse nella disponibilita’ di Raso e Ciricosta, la perquisizione ha consentito di trovare numerose parti meccaniche e componenti di autovetture (motori e monoblocchi) di provenienza incerta, nonche’ un altro veicolo, che i due hanno giustificato come precedenti acquisti, non documentati.
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Dopo il primo intervento, a cui era seguita la restituzione dell’auto ai legittimi proprietari, i militari di Taurianova hanno svolto una meticolosa attivita’ investigativa che, attraverso analisi tecniche, accertamenti e riscontri investigativi, ha consentito di dimostrare come parte del materiale rinvenuto costituisse provento di furti. Raso e Ciricosta, secondo l’accusa, approfittando della loro attivita’ professionale, acquistavano autovetture rubate, per poi prelevare i pezzi in modo da disporre di materiale e componenti di auto da rimettere sul mercato delle vendite e delle riparazioni. L’officina, dopo il controllo e’ stata chiusa. Bevilacqua, con numerosi precedenti anche specifici, sarebbe stato incaricato di commettere materialmente il furto della Fiat Panda poi rinvenuta all’interno dell’officina. Raso e Ciricosta, considerati gli organizzatori di tale sistema delittuoso, risponderanno dei reati di ricettazione e riciclaggio, mentre Bevilacqua e’ accusato del solo reato di furto aggravato.