Gli agenti della Polfer lo avevano colto sul fatto mentre prendeva a calci un cucciolo di meticcio. L’uomo avrebbe anche detto: “è solo un cane, se volete prendetevelo”.
FIRENZE – Un gesto di violenza compiuto nel 2015 nella stazione di Santa Maria Novella (Fi) che non è passato inosservato ai tanti viaggiatori, e che è costato una condanna a tre mesi di reclusione a un pregiudicato 53enne, S.S., originario di Reggio Calabria ma residente nel Milanese. L’uomo, attualmente in stato carcere per altri reati, era stato rinviato a giudizio nel gennaio 2016. Condanna anche al pagamento delle spese processuali, il cane – oggi adulto – gli e’ stato confiscato.
L’Enpa, che nel procedimento penale è stato parte civile con l’avvocato Claudia Ricci, esprime soddisfazione: “Questa – dice il legale dell’ente – e’ una sentenza molto importante, conferma l’attenzione e il rigore con cui le autorita’ di pubblica sicurezza e la magistratura perseguono i reati in danno agli animali. Grazie a una giurisprudenza in continuo divenire, sempre sempre piu’ numerosi i casi di abusi sugli animali che non solo vengono denunciati ma che giungono a sentenza”.
“D’altro canto – rileva l’Enpa – la costruzione di una societa’ realmente animal friendly passa anche per le aule dei tribunali. “Punire questo tipo di reati – dice infatti Marco Bravi, presidente del Consiglio nazionale Enpa e responsabile della Sezione fiorentina – si riverbera inevitabilmente sui comportamenti collettivi, poiche’ traccia una linea indelebile tra cio’ che e’ lecito e cio’ che non lo e’, anche e soprattutto dal punto di vista etico. Su questo versante sono stati fatti importanti passi avanti, tuttavia non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia”.