Catanzaro (Adnkronos) – L’autunno caldo delle vertenze per il lavoro in Calabria e’ gia’ partito con le prime manifestazioni dei percettori
degli ammortizzatori sociali, preoccupati per la mancata copertura finanziaria fino alla fine del 2012. La regione soffre sempre di piu’ tra lavoratori gia’ in cassa integrazione, paura per l’aumento della disoccupazione e le aziende in crisi che preannunciano la chiusura. Sabato prossimo 13 ottobre i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil parteciperanno a una manifestazione a Catanzaro.
I settori in difficolta’ sono molti. “Soffrono le municipalizzate – spiega all’Adnkronos il segretario provinciale della Cgil di Reggio Calabria Mimma Pacifici – perche’ i comuni sono in difficolta’. Si occupano di diversi servizi, molto importanti. Cosi’ come i lavoratori di pubblica utilita’ che pero’ da anni non riescono a ottenere rsposte”. I leader dei sindacati confederali “chiederanno un segnale al governo nazionale e al governo regionale. Mancano politiche di sviluppo. Diremo che non si puo’ fare una politica solo di tagli ma bisogna pensare alla crescita e all’occupazione”.
In Calabria sono ventimila i lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali. “Gia’ c’e’ difficolta’ a trovare lavoro -prosegue Mimma Pacifici- se poi viene a mancare anche il sussidio la situazione peggiorerebbe”. E’ un elemento non secondario, inoltre, che “molte famiglie in Calabria sono monoreddito. L’ipotesi di perdere il lavoro o il sussidio come fonte di sostentamento le sta portando alla disperazione”, conclude il segretario Cgil di Reggio Calabria.