Arrivata questa mattina nel porto di Vibo Marina, la Nave dell’Ong SOS Mediterranèe, con a bordo 588 profughi. Diversi i casi di scabbia
VIBO MARINA (VV) – La nave Aquarius di SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere, con a bordo quasi 600 profughi di diverse nazionalità, è attraccata questa mattina al porto di Vibo Marina. Diretta in un primo momento a Messina, durante la navigazione la nave è stata invece dirottata verso porto di Vibo Valentia dove è arrivata questa mattina. A bordo della nave da soccorso umanitario 588 migranti di cui circa un terzo minori e tra questi molti sono bambini. I migranti sono stati soccorsi al largo della Libia in sette diverse operazioni effettuate nel corso di 36 ore sotto il coordinamento del MRCC italiano. Sono oltre 160 i casi di scabbia segnalati, 20 le donne in stato di gravidanza di cui una in gravi condizioni a causa di un’emorragia interna. I minori non accompagnati sono 90 e resteranno nel Vibonese, a differenza degli altri migranti che verranno in serata trasferiti in autobus in diverse regioni d’Italia secondo un Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno. I migranti che, prima di essere soccorsi, hanno subito maltrattamenti gravi sono 20. Per loro, unitamente ad un ferito per una lussazione alla spalla, sono in corso le cure da parte dei sanitari del 118 dell’ospedale di Vibo che stanno assistendo alle operazioni di sbarco unitamente a diverse associazioni di volontariato ed alle forze dell’ordine.
Allo sbarco dalla nave battente bandiera inglese partecipano tutte le forze dell’ordine del territorio, volontari di varie associazioni del vibonese, Protezione civile e personale 118. Terminate le operazioni di sbarco, i migranti saranno trasferiti in vari centri di accoglienza sparsi su tutto il territorio nazionale secondo un piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno. Secondo un piano di intervento predisposto dalla Prefettura di Vibo Valentia, dopo lo sbarco si inizierà con lo screening sanitario che sarà effettuato sulle banchine del porto.
Sos Mediterranee è un’ associazione umanitaria indipendente italo-franco-tedesca, opera con la nave Acquarius, guardapesca che può ospitare fino a 500 persone. E’ finanziata al 99% da donazioni private e Medici senza frontiere contribuisce al costo del noleggio della nave. Sono dunque cinque, ad oggi, le organizzazione che hanno sottoscritto il codice voluto dal ministro Minniti: Save the Children, Moas, Sea Eye, Proactiva e Sos Mediterranee. Non hanno firmato Medici senza frontiere, Sea Watch e Jugend Rettet. La ripresa del flusso migratorio libico viene definita con una nota condivisa dalle Ong SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere: “Le operazioni effettuate dall’Aquarius dimostrano che la crisi umanitaria nel Mediterraneo centrale continua o addirittura peggiora. Gli uomini, le donne e specialmente i tanti bambini salvati in mare scappano dal caos e dal clima di insicurezza e di violenza generalizzata in Libia. In mancanza di un’alternativa sicura, non hanno altra scelta che tentare la traversata del tratto di mare più mortale al mondo.