CATANZARO – Il politico, in piena campagna elettorale, avrebbe chiamato a colloquio i boss della cosca Giampà per essere ‘aiutato’.
Il sostituto Procuratore della Dda di Catanzaro, Elio Romano, ha chiesto il rinvio a giudizio per il senatore del Nuovo Centrodestra Piero Aiello, coinvolto per il reato di voto di scambio nell’inchiesta ‘Perseo’ contro le cosche della ‘ndrangheta di Lamezia Terme. La Dda del capoluogo calabrese – secondo quanto riporta il sito del Corriere della Calabria – ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’avvocato lametino Giovanni Scaramuzzino al quale viene contestato il reato di voto di scambio aggravato dalle modalità mafiose. Il 5 dicembre scorso, nei confronti del senatore Aiello, i giudici del tribunale della libertà di Catanzaro avevano rigettato per la seconda volta la richiesta d’arresto. La decisione era giunta dopo la pronuncia della Corte di Cassazione con la quale era stata annullata con rinvio una precedente decisione del tribunale della libertà che aveva confermato il no all’arresto.
Giovanni Scaramuzzino era stato arrestato il 6 giugno scorso dopo che la Corte di cassazione aveva rigettato il ricorso presentato dai suoi difensori contro la decisione del Tribunale del riesame di accogliere la richiesta della Dda di applicazione della custodia cautelare in carcere. Secondo la Dda di Catanzaro, in occasione delle elezioni regionali del 2010 Piero Aiello, candidato per il Pdl, aveva incontrato i boss dell’omonima cosca della ‘ndrangheta lametina Giuseppe Giampà e Saverio Cappello per ottenere voti. L’incontro sarebbe avvenuto nello studio dell’avvocato Scaramuzzino.
Il giudice per le indagini preliminari aveva però ritenuto che non ci fossero elementi per accogliere la richiesta di arresto avanzata dalla Dda di Catanzaro. Il coordinamento regionale di Ncd, in una nota, ribadisce la “propria fiducia nell’operato della magistratura e conferma la più totale convinzione dell’estraneità del senatore Pietro Aiello ad ogni addebito formulato a suo carico dalla Procura”. Il Nuovo Centrodestra è “consapevole – prosegue la nota – che l’iter giudiziario porterà ad acclarare, senza alcun dubbio, l’onestà e la correttezza del senatore Aiello, sul cui operato il partito ha sempre mostrato ammirazione e condivisione”.