CATANZARO – Sono accusati di aver falsificato i dati in bilancio ponendo l’ente in una grave situazione debitoria.
I sostituti procuratori di Catanzaro Gerardo Dominijanni e Graziella Viscomi hanno chiesto il fallimento della Fondazione Campanella nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate dieci persone per false comunicazioni sociali. La richiesta della Procura di Catanzaro è stata avanzata al Tribunale fallimentare sulla base delle precarie situazioni finanziarie della Fondazione. In particolare, ci sarebbe l’esposizione debitoria della situazione sanitaria. Nell’inchiesta si ipotizza che dal 2008 al 2011 sarebbe stato alterata la situazione economica della Fondazione Campanella. Inoltre le voci relative alle prestazioni e al personale utilizzato dalle unità operative con l’Azienda Mater Domini e con l’Università Magna Graecia venivano falsamente contabilizzate al passivo. In alcuni casi, addirittura, non venivano affatto contabilizzate, con una serie di omissioni nelle note integrative che formano il bilancio, alterando notevolmente la situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Polo Oncologico. Operazioni consapevoli, secondo la Procura, “e non frutto di un mero errore”. Le persone indagate per aver truccato i bilanci della Fondazione Campanella sono: l’avvocato Anselmo Torchia e Paolo Falzea sotto accusa in qualità di presidenti pro tempore della Fondazione, Manlio De Pasquale, Oscar Tamburrini, Giovanni Mosca, Ferdinando Salvatore Cosco, Elio Scaramuzzino, componenti il consiglio di amministrazione, Francesco Muraca, Franco Scarpino revisori dei conti e Giovanna Natale.