COSENZA – Sono 93 mila i posti di lavoro (-14%) persi in Calabria nel decennio 2004-2013.
A darne conto sono i risultati dello studio di Unindustria Calabria curato da Rosanna Nisticò dell’Unical. Nel 2013 si sono persi 39 mila occupati (-7%). A confermare i dati è il continuo incremento delle ore concesse di Cassa integrazione guadagni straordinaria. Nel 2013 la richiesta è stata di 4,5 volte maggiore di quella del 2008. Anche la domanda estera dei prodotti calabresi ha un calo pari al 12,8%.
Con il 22,2% fatto registrare nel 2013 la Calabria presenta il tasso di disoccupazione più alto d’Italia, contro una media Ue del 10,8% e nazionale del 12,2%. Lo rivelano i dati di Eurostat. Primato in negativo, per la regione, anche per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, che si pone al 56,1%, contro una media europea del 23,4%, e del 40% italiana. La Calabria, come tasso di disoccupazione precede Campania 21,5%, Sicilia 21%, Puglia 19,8% e Sardegna 17,5%.