CERVA (CZ) – A far scattare il raptus omicida un banale squillo di telefono.
Un trentatreenne ha tentato di gettare dal balcone la madre ed ha colpito ripetutamente con calci e pugni il padre che adesso è ricoverato in pericolo di vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale Pugliese di Catanzaro. Carmine Borrelli, è stato quindi arrestato dai carabinieri di Sersale e della Compagnia di Sellia Marina per duplice tentato omicidio. L’aggressione sarebbe avvenuta nell’appartamento di Cerva, nel catanzarese, dove l’uomo vive da sempre con i propri genitori. Borrelli, secondo quanto si è appreso, soffrirebbe di disturbi psichici. L’aggressione è avvenuta nella serata di domenica e, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe stata originata da motivi piuttosto futili. Borrelli resosi conto che il padre non gli aveva passato una telefonata avrebbe priima tentato di gettare dal balcone della casa, posta al primo piano, la madre casalinga di 60 anni. Poi si sarebbe accanito sul padre, Pietro, pensionato di 63 anni per ben due volte lasciandolo a terra in fin di vita. L’uomo è stato quindi ricoverato in prognosi riservata per un “grave trauma cranico-facciale”, mentre la madre, invece, ha riportato “lesioni al viso ed alla testa”. Allertati dai vicini i militari intervenuti sul posto hanno ritrovato il giovane che vagava a pochi metri di distanza dalla propria abitazione.