Il famoso critico affida al social network Facebook la sua “piccata” risposta alla presunta frase razzista sulla Calabria e sulla città di Reggio… e se la prende con Gentile definendolo un vile
ROMA – Si affida ad un piccato post sulla sua pagina ufficiale di Facebook Vittorio Sgarbi, ambasciatore della Regione Lombardia per le belle Arti, per rispondere alle critiche piovutegli addosso, dopo le sue frasi non certo felici sulla città di Reggio Calabria e sulla regione Calabria e relative alla continua “querelle” sui Bronzi di Riace, che il critico d’arte vorrebbe portare a Milano in occasione dell’EXPO 2015. La Commissione scientifica istituita dal ministro Franceschini per verificare la trasportabilità dei Bronzi di Riace aveva espresso “parere negativo” e sconsigliava di sottoporre le due sculture greche a un nuovo spostamento. In occasione della presentazione del palinsesto culturale della Regione per Expo 2015, una settima fa, Grarbi aveva rilasciato queste dichiarazioni “c’è una psicologia di persone che sono felici di prestare, gli unici che hanno rotto i coglioni sono questi di Reggio Calabria che, come lei sa, non è in Italia. La Calabria non è in Italia, visibilmente”.
Vittorio Sgarbi ritratta su facebook: “E’ l’Italia a non essere in Calabria” – Questa la sua risposta comparsa ieri sera su Facebook : “la mia frase La Calabria non è in Italia, è stata ovviamente strumentalizzata da quel vile di Gentile, a suo comodo. Non era certo mia intenzione aggredire i calabresi. Io non sono contro di loro. Sono contro chi li governa, perché i calabresi si ritrovano a non avere le stesse garanzie dei cittadini italiani, in quanto sono stretti tra la criminalità mafiosa e lo Stato. E sono contro i ministri dell’Interno, perché applicano leggi speciali alla Calabria umiliando i cittadini onesti e costringendoli a vivere in perenne emergenza, come se in Calabria ci fosse un’epidemia. È, quindi, l’Italia a non essere in Calabria. E lo dimostra il fatto che può essere sciolto per mafia il Comune di Reggio Calabria e non quello di Milano, dove la ‘ndrangheta è certamente presente. Questo era il senso delle mie parole. In Italia ci sono due Stati: perché i Bronzi non si possono portare a Milano e il Satiro Danzante di Mazara, che è della stessa epoca, gira il mondo?”.
Vedremo come, dove e se Gentile vorrà rispondere alle accuse non certo velate di Vittorio Sgarbi. Non resta che attendere una nuova puntata della telenovela Sgarbi e i Bronzi di Riace.