MILANO – Si è tenuto questa mattina il convegno inaugurale della 51^ edizione di SMAU a Milano, evento fieristico dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie dal titolo “Expo 2015 e l’Italia dell’innovazione”.
Anche la Calabria è stata rappresentata dall’assessore alla Cultura della Regione Mario Caligiuri. Alla manifestazione, condotta dal Prorettore per la Cina del Politecnico di Milano Gaetano Noci, anche gli assessori regionali Giuseppina De Santis (Piemonte), Gianfranco Simoncini (Toscana) e Marialuisa Coppola (Veneto). Caligiuri, nel corso del suo intervento e nelle successive interviste con la stampa, ha evidenziato che nell’assenza di una strategia europea e nazionale sulla ricerca e in un contesto debole e difficile come il Sud, la Calabria ha cercato di avere una visione e di raggiungere risultati concreti, dando anche voce a quella che ha definito “innovazione fuori dal coro”, e cioè a tutti quei talenti che hanno idee e iniziative da mettere in atto. Le risorse pubbliche, tra fondi nazionali e regionali, sono state notevoli e quantificabili, direttamente o indirettamente, in 600 milioni di euro e ha ricordato che “come spesso succede i soldi ci sono ma non e’ questo l’indicatore che puo’ assicurare il successo delle politiche pubbliche, sopratutto in un’area come quella della ricerca”. Ha quindi ricordato che Infocamere ha considerato la Calabria la regione italiana con il maggiore incremento di imprese innovative, con un incremento nel 2013 del 263%. Inoltre, si sta realizzando una intensa attivita’ per aumentare i brevetti depositati in Calabria (avendo fornito assistenza negli ultimi 2 anni ad imprese e ricercatori per 212 brevetti a 123 marchi) e si stanno realizzando le prime centinaia di occasioni lavorative per giovani ricercatori che, una volta avviate le attivita’ gia’ finanziate possono superare le mille unita’, un numero altamente significativo e poi in un’area strategica. Tutte queste azioni hanno consentito alla Calabria passasse dalle classifiche dell’European Innovation Scoreboard da “Modest Innovator” a “Moderate innovator”, alla pari di regioni come la Toscana.
Caligiuri ha poi ricordato che nel prossimo mese di novembre si svolgerà la prima edizione di “Smau Calabria”, che non solo rappresenterà una vetrina dell’innovazione della regione ma anche per tutto il Sud e, sopratutto, con l’ambizione di diventare punto di riferimento per la ricerca dei Paesi del bacino del Mediterraneo. L’assessore ha inoltre evidenziato che gli effetti saranno più evidenti dopo che le iniziative saranno pienamente operative. Inoltre, Caligiuri ha ricordato che anche nelle scuole e’ stata promossa l’innovazione con il progetto sperimentale “NanoCalabria”, che ha diffuso nelle scuole superiori l’importanza delle nanotecnologie, valorizzando l’evento internazionale “Nanogagliato” che si svolge ogni anno nel comune di Gagliato, in Calabria. Infine Caligiuri ha ricordato che iniziative di interesse nazionale sono state previste in Calabria da parte di aziende strategiche italiane come Poste italiane e Telecom, anche nell’area della sicurezza digitale sostenendo che “il cambiamento della Calabria in questi anni si potrebbe identificare nell’impegno per creare opportunità a oltre mille giovani ricercatori piuttosto per mille nuovi forestali”. Alla fine della manifestazione l’Assessore, accompagnato da Antonio Mazzei di “CalabriaInnova” ha visitato gli stand delle 11 spin off della ricerca, realizzati nelle università calabresi, che espongono le proprie idee ed attività in un contesto cosi significativo come Smau, che e’ una delle manifestazioni sull’innovazione più importanti d’Europa.
Caligiuri ha poi incontrato con il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ma non hanno parlato dell’argomento Bronzi ma il parere di Maroni sulla vicenda della mancata concessione del trasferimento dei Bronzi a Milano per Expo 2015 è abbastanza chiara come lui stesso ha sottolineato: “mi pare un errore che ha fatto il governo e un danno solo per la Calabria. Noi sostituiremo i Bronzi con tante altre cose che ci sono, ma il danno vero è per la Calabria”. “Perché qui – ha concluso Maroni – ci viene tutto il mondo e portare i Bronzi al mondo è più facile che portare il mondo a Reggio Calabria”.