MONASTERACE (RC) – Fiaccole accese in memoria di Mary Cirillo, la giovane mamma uccisa dal marito lunedì scorso.
Ieri sera a Monasterace un migliaio di persone hanno preso parte alla fiaccolata organizzata da alcune associazioni del territorio. All’iniziativa hanno partecipati anche i sindaci di Monasterace, Cesare Deleo, e di altri comuni del comprensorio ed alcuni familiari della vittima, tra cui la sorella Giovanna. Alcuni dei parenti di Mary Cirillo familiari indossavano una maglietta bianca con il volto stampato della vittima. In testa al corteo un lungo striscione bianco con la scritta “No al femminicidio”. Sempre ieri alle 15.30 si sono svolti anche i funerali della giovane, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, officiata dal nuovo vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva che nel corso dell’omelia ha detto rivolgendosi a Mary Cirillo “Dormi mamma, ma continua a vegliare sui tuoi figli”. Per l’occasione, il primo cittadino di Monasterace, ha proclamato il lutto cittadino.
MARY UCCISA CON DUE COLPI DI PISTOLA
Per quanto riguarda l’esito dell’esame autoptico eseguito sul corpo di Mary Cirillo, è emerso che la giovane è stata assassinata con due colpi di pistola calibro 7.65, uno in bocca e l’altro alla tempia. Intanto sabato mattina, il presunto autore dell’omicidio, il marito Giuseppe Pilato, si è presentato in caserma, accompagnato dai suoi legali ma ai militari ha detto di non ricordare nulla. Poche parole quelle pronunciate dall’uomo al pm della Procura di Locri Rosanna Sgueglia che lo ha interrogato e gli ha notificato il provvedimento di fermo con le accuse di omicidio volontario e porto e detenzione illegale della pistola calibro 7.65 usata per il delitto e che ancora non è stata trovata. E “non ricordo” sono state le parole usate da Pilato anche per rispondere ad altre domande del pm, come quelle su dove è stato in questi cinque giorni, se ha visto qualcuno, cosa ha fatto. L’uomo dice di non ricordare, ma la Procura ed i carabinieri del Gruppo di Locri, guidati dal colonnello Giuseppe De Magistris, e della Compagnia di Roccella Ionica, non sembrano avere dubbi sulle sue responsabilità.