REGGIO CALABRIA – Alla fine Chiara Rizzo si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
La decisione della moglie dell’imprenditore reggino Amedeo Matacena, ex parlamentare di Forza Italia, attualmente latitante a Dubai, è stata presa dopo che il gip ha rigettato l’istanza dei legali della Rizzo di poter parlare con la donna. L’interrogatorio nel carcere reggino di Arghillà, davanti al gip Olga Tarzia, che ha emesso i provvedimenti restrittivi, dunque ha subito una battuta d’arresto. I legali della donna, gli avvocati Bonaventura Candido e Carlo Biondi, avevano presentato un’istanza al gip chiedendo di poter parlare prima dell’interrogatorio con la loro assistita. “Si è trattato solo di un silenzio tecnico che non durerà a lungo” hanno detto, all’uscita dal carcere di Reggio Calabria, gli avvocati difensori della Rizzo, a proposito della decisione della donna di avvalersi della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio davanti al Gip, al quale hanno preso parte i pm Giuseppe Lombardo e Francesco Curcio. Chiara Rizzo dunque, sarà interrogata dal sostituto procuratore nazionale antimafia Francesco Curcio e dal pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo giovedì prossimo, 29 maggio, alle 15.