BOLOGNA – In Calabria barriere architettoniche marcate soprattutto nei percorsi interni ed esterni delle scuole.
La regione conta 6.231 alunni con disabilità, il 2% del totale degli studenti. Il 7% dei disabili frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la scuola primaria, il 27% la scuola secondaria di I° grado e il 29% la scuola secondaria di II° grado. L’incidenza più elevata di alunni con disabilità si segnala in Trentino Alto Adige (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,1%) e Abruzzo (3,1%) mentre la Basilicata (1,9%) e proprio la Calabria (2%) sono le regioni con il tasso più basso. Questa la fotografia scattata da Exposanità che si terrà a Bologna dal 21 al 24 Maggio dove saranno proposti diversi approfondimenti sul tema della disabilità. Marilena Pavarelli, Project Manager di Exposanità dichiara che: “Da un lato è necessario ripensare ed adattare l’edilizia scolastica così da renderla fruibile al maggior numero di studenti possibile, dall’altro occorre dotarsi di una serie di risorse materiali ed umane che concorrano a rendere la scuola italiana e calabrese più accessibile anche nei confronti di coloro che presentano difficoltà nell’apprendimento”.
In Calabria, nelle scuole a gestione statale della regione, il rapporto tra docenti e numero degli alunni con disabilità è di uno ogni 1,7 studenti, un dato migliore rispetto alla media nazionale pari a uno ogni due. Oltre al sostegno, gli alunni con disabilità necessitano di servizi con determinate caratteristiche per il superamento delle barriere architettoniche, come le scale a norma, gli ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi e acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti. Secondo i dati elaborati da Exposanità su base ISTAT, se da un lato in Calabria si registra una percentuale abbastanza alta di scuole con scale a norma (60,6% di scuole primarie e 76,6% di secondarie di I° grado) e con servizi igienici a norma (58,7% di scuole primarie e 62,7% di secondarie di I° grado), dall’altro solo il 17,8% delle scuole primarie e il 18,2% delle scuole secondarie di I° grado hanno reso accessibili i percorsi interni: un dato nettamente inferiore alla media nazionale. Stessa situazione per i percorsi esterni, resi accessibili solo nel 15,7% delle scuole primarie e nel 16,5% delle scuole secondarie di I° grado.