Limitazioni a poliziotti su mezzi di trasporto

Sortisce i suoi effetti la campagna messa in atto della Segreteria Calabrese del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, per affrontare il grave problema delle limitazioni alle agevolazioni sui mezzi di trasporto per gli Appartenenti al Comparto Sicurezza, ai quali, nella regione, queste venivano riconosciute solo nel caso che essi si trovassero in uniforme.  “Siamo particolarmente soddisfatti che si sia potuti giungere ad un chiarimento e ad una concreta ipotesi di soluzione positiva della vicenda – commenta Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale del Coisp -, da noi affrontata con la determinazione che una questione talmente importante richiedeva, con un’azione decisa ed irremovibile che ha incontrato la disponibilità e la pronta risposta della Regione Calabria, nella persona del Dirigente del settore Trasporti della Regione Calabria, l’ingegnere Giuseppe Pavone. Nel massimo della correttezza istituzionale – aggiunge Brugnano – è stata posta alla Regione l’assoluta necessità di garantire a tutti i colleghi la massima libertà di circolazione, alla luce dell’impegno costante e continuo delle Forze di Polizia in un’attività, quella al servizio dei cittadini, che non conosce ‘orari di servizio’ e non si limita ai momenti in cui vestiamo la nostra uniforme. Il problema che abbiamo sollevato è stato riconosciuto dalla Regione, che ha condiviso le incertezze associate al testo della norma, sicuramente da rivedere per esigenze di chiarezza interpretativa, ed ha riconosciuto che le norme in materia comportano che gli Appartenenti alle Forze di Pubblica Sicurezza debbano essere ritenuti sempre in servizio”.
Il Dirigente della Regione ha inoltre comunicato che la questione è già all’attenzione dell’Assessore regionale ai Trasporti, Luigi Fedele, assente all’incontro per impegni istituzionali. La situazione portata alla ribalta dal Coisp, come si ricorderà, era quella delle agevolazioni tariffarie sui mezzi di trasporto per gli appartenenti al Comparto che in maniera del tutto singolare, in Calabria, erano fortemente limitate. Il comma 5 dell’art. 22 della L.R. 7 agosto 1999,  n. 23, così modificato dall’art. 1, comma 10, della L.R. 29 dicembre 2004, n. 36 e successivamente modificato dall’art. 31, comma 3, della L.R. 11 maggio 2007, n. 9, recita infatti: “È riconosciuto il diritto di libera circolazione a favore di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, al Corpo Forestale dello Stato, al Corpo della Guardia di Finanza, agli Agenti di Polizia Penitenziaria, purché nell’uniforme prevista dall’ordine di servizio e solo se in servizio di pubblica sicurezza…”. “Una cosa assolutamente irragionevole – ha denunciato dal Coisp Calabria – perché tutti sanno che, di fatto, noi non siamo mai fuori servizio. Tutti sanno che, spesso, lavoriamo in borghese e che, comunque, siamo chiamati a doveri che ci impegnano costantemente e che ci impongono di essere sempre ‘operativi’. A tutti è chiaro, dunque, che non riconoscerci la possibilità di muoverci con il massimo della libertà e della celerità significa limitare la nostra possibilità di rendere il servizio che ci compete, significa, come troppo spesso accade con straordinaria ingratitudine, lasciarci a noi stessi a compiere sacrifici che vanno anche al di là di quelli ‘istituzionalmente previsti’”. Alla questione aveva fatto fronte, nel lontano 2009, un provvedimento con il quale si stabiliva che nell’articolo menzionato le parole “nell’uniforme prevista dall’ordine di servizio e solo se in servizio di pubblica sicurezza” fossero sostituite dalle parole “in possesso della tessera di riconoscimento rilasciata dalla rispettiva amministrazione di appartenenza”, ma quella disposizione era valida per un arco temporale di tre mesi, e dunque a partire dal primo settembre 2009, tutto era tornato come prima. Contro questo stato di cose è quindi insorto il Coisp che, con una vibrata protesta resa pubblica il 12 settembre scorso, ha chiamato in causa i vertici dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, chiedendogli un doveroso intervento. E adesso, a stretto giro, il Segretario Regionale del Sindacato ha finalmente potuto ricevere la risposta tanto attesa, di cui potranno giovarsi tutti i colleghi della Polizia di Stato ed anche gli altri Appartenenti delle Forze dell’Ordine. “Dopo un proficuo confronto con l’Assessorato – spiega ancora Brugnano – siamo stati messi al corrente che si è analizzata congiuntamente la normativa regionale, e si è stabilito che questa deve essere interpretata alla luce delle norme che regolano il servizio degli Appartenenti alle Forze di Polizia, i quali si devono si devono ritenere in permanente servizio. A tanto seguirà quindi una circolare di chiarimento della Regione, che fornisca la corretta interpretazione del testo alla quale attenersi”. Il tutto in attesa che questa soluzione venga esplicitata e cristallizzata nel dettato della norma regionale, a seguito del relativo iter che, però, ha ben altri tempi. “Intanto – conclude Brugnano – vogliamo esprimere il nostro ringraziamento all’Assessorato ai Trasporti della Regione per la sollecitudine con la quale è stata accolta la nostra istanza, ed a tutti i colleghi il grande compiacimento per aver assolto ancora una volta nella maniera migliore al compito proprio del Sindacato che ci pregiamo di rappresentare”.  

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