LAMEZIA TERME – Operazione all’alba nel lametino per l’esecuzione di quattro provvedimenti cautelari in carcere emessi dal gip nei confronti di persone ritenute responsabili di numerosi episodi di spaccio di cocaina.
Gli arresti rappresentano il seguito delle inchieste “Village” e “Strike“, portate a termine rispettivamente a luglio 2012 e a novembre 2013. La prima, in particolare, si e’ conclusa con numerose condanne, a conferma del coinvolgimento di molti giovanissimi nell’attivita’ di spaccio al minuto nella zona di Sambiase. Le persone arrestate, sono considerate i capi dell’organizzazione criminale capace di gestire lo spaccio di droga a Lamezia Terme, ma anche a Roma, con interessi anche a Milano. L’operazione denominata “Arianna” ha portato in manette Gino Giovanni Daponte, 52 anni; Peppino Daponte, 54; Francesco Salvatore Pontieri, 47; Marco Lento, 34.
Le nuove indagini condotte per oltre tre mesi, con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di ricostruire l’organigramma e la struttura del gruppo criminale, di individuare le basi operative del gruppo, le modalita’ di distribuzione degli utili e di raccolta del denaro. La polizia ritiene, infatti, di avere individuato i capi dell’organizzazione, che aveva ramificazioni operative a Milano e a Roma. In particolare Marco Lento, residente da anni a Roma, sarebbe stato utilizzato per il trasporto della droga da Milano alla Capitale e per la successiva attivita’ di spaccio che avveniva proprio a Roma. Gli altri curavano lo spaccio al dettaglio nella citta’ di Lamezia Terme, dove vi era una forte richiesta anche da parte di alcuni imprenditori. Seguendo i movimenti di denaro su una postepay intestata a terzi, ma di fatto in possesso di Gino Daponte, capo del gruppo e detenuto da novembre nella Casa circondariale di Catanzaro per l’arresto nell’operazione “Strike”, e’ stato possibile ricostruire le modalita’ di gestione dell’attivita’ di spaccio, i cui proventi i referenti territoriali dovevano settimanalmente versare sulla carta. Nel corso delle perquisizioni a Roma, all’interno dell’abitazione di Marco Lento, sono stati rinvenuti 25 grammi di cocaina purissima, 65 grammi di canapa indiana, un bilancino di precisione, materiale da confezionamento e 3.630 Euro in contanti, nonche’ altro materiale ritenuto di interesse investigativo.