Le donne calabresi amano gli uomini… ma non la ‘pillola’

ROMA – E’ partita in tutta Italia la campagna intitolata ‘Love it! Sesso consapevole’ per avvicinare le donne, soprattutto giovani, alla contraccezione.

In merito la Sigo, Società italiana di ostetricia e ginecologia, ha presentato alcuni dati di un’indagine Eurisko, condotta sulle donne calabresi che risultano essere agli ultimi posti per contraccezione ormonale. La Calabria infatti, è terzultima in Italia, seguita da Basilicata e Campania e solo l’8,6% delle donne calabresi utilizza la pillola, la metà della media nazionale che è di 16,2%. Il 36% delle donne di Calabria, usa un contraccettivo ormonale (pillola, anello, cerotto), il 23% un metodo non ormonale (preservativo, coito interrotto o metodi naturali); il 17% non usa precauzioni perché desidera un figlio ma il 24% non usa alcuna precauzione pur non desiderando una maternità. Dati allarmanti che si inseriscono in quelli nazionali, che rivelano che in Italia una gravidanza su 5 non è desiderata, e dove è in aumento la contraccezione di emergenza del 60% negli ultimi 7 anni. “Questa campagna – ha spiegato Nicola Surico, past president della Sigo – userà i linguaggi dei giovani come moda, musica e web. Per la prima volta le ragazze potranno diventare protagoniste e testimonial in prima persona”. L’obiettivo è rendere le giovani “consapevoli delle loro scelte in materia di sesso – continua – offrendogli informazioni corrette anche su quei metodi contraccettivi meno conosciuti, più confacenti ai loro stili di vita”. In primo luogo le ragazze che vorranno aderire alla campagna, saranno invitate ad indossare il bracciale simbolo di Love it, per manifestare la propria consapevolezza in materia sessuale. Le giovani donne possono dunque diventare parte attiva e testimonial della campagna.

 

Una rapper testimonial dell’iniziativa

Sarà la rapper italiana Claudia Nahum, in arte Baby K, la testimonial della campagna con un brano e un suo video i cui messaggi saranno diffusi attraverso i concerti che la vedranno impegnata nella prossima estate. “Non bisogna lasciarsi frenare da timori o pensare che la scelta e’ solo quella tra prendere la pillola o lasciar fare tutto al partner. Ai miei concerti verranno distribuiti i bracciali simbolo della campagna”, afferma la cantante. “Mi piacerebbe che tutte le ragazze ne indossassero uno come segno della loro indipendenza. Lo indosso anch’io perche’ sono fiera di mostrare la mia forza. Nella vita sono sempre stata libera e protagonista delle mie scelte. Informarsi, capire, valutare sono sempre state le chiavi per me e vorrei che lo fossero anche per le ragazze”.

 

Una “Love Band” di esperte; tra queste anche Giulia Cerenzia, ginecologa cosentina

La campagna prevede anche la costituzione di una “Love Band” formata da 10 professioniste a livello nazionale che attraverso il sito www.lapillolasenzapillola.it gestiranno un servizio di consulenza online, per chiarire tutti i dubbi delle ragazze rispondendo personalmente alle loro domande. “L’atteggiamento delle giovani calabresi – spiega la dottoressa cosentina, Cerenzia, componente della Love Band – è caratterizzato da una certa chiusura e poco interesse all’informazione sulla contraccezione, ma che è più apparente. Le alternative alla contraccezione orale come l’anello vaginale sono abbastanza apprezzate dalle ragazze”. “L’atteggiamento delle giovani calabresi e’ ancora caratterizzato da una certa chiusura e un poco interesse all’informazione in merito alla contraccezione, ma che e’ piu’ apparente che reale”. Compito della Love Band sara’ anche quello di far conoscere tutte le alternative contraccettive oggi disponibili in grado di superare perplessita’ e timori legati all’uso della contraccezione. Il 37% delle donne italiane ha infatti abbandonato l’uso della pillola a causa di disturbi, paura di ingrassare e ansie legate al peso dell’impegno quotidiano di ricordarsi di assumerla, ma le alternative esistono. Oggi l’alternativa alla pillola, sicura, efficace, e a basso dosaggio, e’ rappresentata da nuove formulazioni tra cui il cerotto, ma anche l’anello vaginale, una forma evoluta della pillola che possiede il duplice vantaggio di liberare le donne dall’assunzione quotidiana per bocca e di essere caratterizzato da ormoni a bassissimo dosaggio e con livelli molto stabili. “Le alternative alla contraccezione orale come l’anello vaginale sono abbastanza apprezzate dalle ragazze”, osserva la dottoressa Cerenzia – ed è importante che l’approccio a questa metodica innovativa sia mediato da un counselling adeguato perche’ le ragazze hanno bisogno in primis di essere correttamente informate. Del resto, insegnare alle giovani e’ semplice perche’ recepiscono con facilita’. Purtroppo questa attivita’ formativa e informativa dovrebbe essere compito dei consultori, ma la rete sul territorio e’ ancora assai carente”.

 

L’Italia in termini contraccettivi

In Europa, il nostro Paese e’ il fanalino di coda nella contraccezione ormonale: siamo intorno al 14-16%, a fronte di ragazze olandesi che sono al 50%, di inglesi e francesi che sono al 35 e al 40%, di tedesche al 30% e cosi’ via. Il 42% delle under 25 italiane non utilizza alcun metodo contraccettivo durante la prima esperienza sessuale.

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