GIOIA TAURO – La nave proveniente dai porti siriani ritarderà l’arrivo in Calabria.
Un sospiro di sollievo temporaneo per i cittadini, un fatto inaccettabil per il ministro degli Esteri. Il carico di agenti chimici siriani che dovrà transitare a Gioia Tauro per poi essere disperso in acque internazionali “non è ancora partito perchè le nav non sono state caricate”. A darne notizia è la stessa Emma Bonino che da Beirut ha ricordato che quando sarà il momento per il trasbordo sulla nave USA “serviranno 36-48 ore”. Il ministro ha infine definito il ritardo inaccettabile. Intanto funzionari e tecnici dell’Opac hannno compiuto stamane un primo sopralluogo nel porto di Gioia Tauro in vista dell’arrivo delle armi chimiche. La visita si è svolta nel riserbo più totale. Dopo una riunione nella Capitaneria di porto, un corteo di auto, scortate da polizia, carabinieri e guardia di finanza, ha condotto i funzionari dell’Opac sulle banchine dove c’è stato il sopralluogo. Nessuna indiscrezione è trapelata sull’esito della giornata gioiese dell’Opac. Il trasbordo sarebbe dovuto avvenire la prossima settimana. Il ritardo registrato sarebbe invece attribuibile alla lentezza del trasporto degli agenti chimici da Homs a Latakia che come dichiara la Bonino “avviene con il contagocce. Alcuni sostengono che il regime frena, altri che la strada non è sicura: io credo siano tutte e due le cose. C’è una certa irritazione anche per le navi danese e norvegese bloccate a Cipro per caricare solo uno o due container per volta. Andando avanti così non finiamo più. Tutto questo anche ai danesi e ai norvegesi costa” ha aggiunto Bonino. Riferendosi alle dichiarazioni di ieri di Mosca sull’impegno siriano a terminare il carico degli agenti chimici sulle navi entro il 1 marzo, il ministro ha detto che “si può fare, così come si poteva fare anche entro fine gennaio”. La Siria ha chiesto ulteriori equipaggiamenti per trasportare via terra i container di agenti chimici fino al porto di Latakia, ulteriori richieste che – ha detto Bonino – “sembrano eccessive”.