Non sono mai state chiarite le circostanze che portarono al decesso del capitano che indagava sulle navi dei veleni.
CATANZARO – “Oggi ricorre il 21° avversario della morte del capitano Natale De Grazia, scomparso mentre indagava sul traffico illecito di rifiuti radioattivi ed il fenomeno delle navi a perdere”. Lo affermano i deputati della Commissione Ambiente del M5S e il portavoce di Catanzaro del M5S Paolo Parentela. Le indagini del pool investigativo coordinato dal procuratore Francesco Neri, è scritto nella nota, “subirono un duro colpo con la morte di De Grazia e rappresentano, ancora oggi, uno dei più fitti misteri della storia d’Italia”. “Bisogna chiarire ancora – afferma Parentela – tutte le circostanze della morte e i mandanti della morte. Non vogliamo che il sacrificio di De Grazia rimanga vano, pretendiamo che la politica, ad oltre 20 anni di distanza, si impegni veramente per risolvere questo mistero e restituire giustizia ai cittadini italiani che vogliono la verità. La politica deve impegnarsi per indagare a fondo sulle navi dei veleni, perché la tecnologia moderna consente di scoprire la verità sul contenuto di quelle navi e sul traffico internazionale di rifiuti”. “La memoria di De Grazia – affermano i deputati cinque stelle – va rispettata anche attraverso la desecretazione dei documenti che ancora giacciono negli uffici del Parlamento. Non si può continuare a nascondere ancora la verità, lo si deve alla memoria di De Grazia e a tutti quei cittadini che continuano a morire in silenzio, magari per colpa di quelle navi affondate a largo di quelle spiagge in cui pescano o fanno il bagno”. “Noi – conclude Parentela – non ci arrenderemo mai. Lo facciamo anche per rendere il giusto omaggio al suo sacrificio ed al suo coraggio”.