Grazie alle telecamere è stata identificata una delle tre persone, che avevano tentato di rapinare l’Ufficio postale di Pizzo, per poi darsi alla fuga. Il viso è stato inquadrato dal sistema di sorveglianza
PIZZO CALABRO (VV) – Termina la fuga di uno degli autori della tentata rapina, dello scorso 1 dicembre, presso l’Ufficio postale di via Nazionale di Pizzo Calabro. Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Pizzo, guidati dal Maresciallo Ordinario Paolo Fiorello, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Antonio Stella, 27enne residente a Lamezia, emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia a firma della dottoressa Claudia Colucci.
Gli investigatori, nei giorni successivi alla rapina, si erano concentrati sulle riprese effettuate dai sistemi di sorveglianza presenti a Pizzo e proprio grazie a nove telecamere, hanno ricostruito il percorso di fuga, lungo le vie secondarie, effettuato dai malviventi dapprima a piedi e poi a bordo di una Lancia Libra blu, che li ha condotti fino a Lamezia.
È stata così identificata una delle tre persone il cui viso è stato inquadrato dalle telecamere durante la fuga e da più sistemi di videosorveglianza. Gli inquirenti spiegano che per l’identificazione sono stati importanti, soprattutto, i dettagli degli indumenti e l’autovettura con la quale i rapinatori erano fuggiti; elemento rilevante, poi, i guanti ritrovati nell’abitazione di Stella durante la perquisizione effettuata dai carabinieri nella serata di ieri.
Dalla ricostruzione dei Carabinieri, Stella sarebbe il capo banda dei tre rapinatori che, con arma in pugno, avevano fatto irruzione all’interno dell’Ufficio Postale di Pizzo; dove, tuttavia, la rapina si è rivelata un fallimento. I malviventi si sarebbero dati alla fuga con poche centinaia di euro, in quanto le casse degli sportelli erano ancora vuote. Forse proprio per questo, infuriati, uno dei rapinatori aveva sferrato un pugno in volto ad un’anziana che si trovava sul posto. Mentre un’altra donna, spintonata, era svenuta.
Per rendere la sua identificazione difficoltosa Antonio Stella, nelle ore immediatamente successive alla rapina, si sarebbe rasato la barba e di questo ne avrebbe addirittura dato conto anche su Facebook con una frase ad effetto riferita proprio dai militari: “Shiiii… Musca… Fuck you barba”.
Nei suoi confronti il reato ipotizzato dalla Procura di Vibo Valentia è quello di concorso in rapina aggravata, porto di arma comune da sparo e lesioni. Quest’ultimo reato è legato al ferimento delle due donne durante la tentata rapina.