REGGIO CALABRIA – Ci sarebbero altri governatori, oltre a Giuseppe Scopelliti nel mirino del gruppo di pirati informatici Anonymous.
Gli attivisti della rete di hacker, infatti avevano annunciato di avere infettato la maggior parte dei personal computer di altri amministratori regionali italiani. Secondo quanto si è appreso, l’attacco dei pirati informatici, che hanno messo in rete alcune schermate di posta elettronica e documenti in pdf, non ha riguardato solo i computer della Presidenza della Regione Calabria, ma anche i pc di dirigenti e di altre strutture dello stesso ente. Le verifiche sono state fatte con l’ausilio della Polizia postale e dei tecnici che si occupano del sistema informatico della Regione Calabria. Una vicenda alquanto misteriosa e dalla quale è nato anche il sospetto di una mano interna che potrebbe aver facilitato l’azione di hackeraggio.
La nota rete di hacker Anonymous aveva diffuso un comunicato nel quale veniva spiegato come avrebbe violato i computer dell’amministrazione regionale calabrese carpendo i dati sensibili, accompagnato da una serie di gallery con pdf e documenti sensibili che secondo il comunicato degli hacker sarebbero stati carpiti dalla casella di posta del governatore calabrese. Un comunicato molto diretto: “Quello che presentiamo oggi è il primo di una serie di documenti trafugati sui politici regionali italiani. Poiché non siamo affatto soddisfatti delle politiche di molti governi, specialmente quando arrivano a proteggere mafia, corruzioni e bancarotte finanziarie, abbiamo infettato la maggior parte dei personal computer degli amministratori regionali, soprattutto presidenti di Calabria, Lombardia, Toscana, Sicilia, Campania e Puglia”. “Questo è solo l’inizio – conclude il comunicato – gli italiani hanno il diritto di sapere in cosa i governi sono coinvolti”. E poi la firma: “We are Anonymous, we are legion, we do not forgive, we do not forget. Expect Us”.
“La diffusione da parte di Anonymous della mia posta privata – ha affermato il governatore – oltre ad essere un fatto gravissimo che abbiamo denunciato alla polizia postale, dimostra senza dubbio la limpidezza del mio operato». Per Scopelliti si tratta “di corrispondenza e documenti che attengono alla mia attività politico-istituzionale e che rafforzano la correttezza e trasparenza del mio agire”.