ROMA – L’uomo che sfogò la propria rabbia a palazzo Chigi, sarà ascoltato da uno psichiatra.
Luigi Preiti, il disoccupato calabrese di 46 anni che la mattina del 28 aprile, quando si insediò il governo Letta, sparò alcuni colpi di pistola contro i carabinieri in servizio, tenta la carta del rito alternativo. Invece di comparire direttamente davanti al tribunale il 20 novembre prossimo per il giudizio immediato, ha preferito optare per l’abbreviato (che prevede lo sconto di pena pari a un terzo in caso di condanna) condizionato all’effettuazione di una perizia psichiatrica. L’8 ottobre tocchera’ al gup Filippo Steidl pronunciarsi su questa istanza difensiva.