Centinaia di profughi in Calabria nelle ultime ore, vigila la Questura di Cosenza.
COSENZA – Ieri la Questura di Cosenza ha effettuato un’intensa attività di controllo sugli 836 migranti sbarcati a Corigliano Calabro. Tutti provenienti dalla zona subsahariana, tra loro vi sono 49 minori non accompagnati affidati, dopo gli adempimenti di rito, al Comune di Corigliano Calabro che ha già chiarito di non avere alcun mezzo per dar loro ospitalità. Nel corso delle attività di accoglienza il personale dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica ha pre-identificato tutti i migranti. Dodici di loro (cinque egiziani e sette marocchini) sono stati respinti e dovranno rimpatriare. In più un altro Ali Omar si ventuno anni e un marocchino trentaduenne Hassan Tarik sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I due vengono ritenuti essere gli “scafisti” di uno dei tre natanti soccorsi nella giornata del 29 luglio nel Canale di Sicilia dalla nave della Marina Militare. I due espletate le formalità di rito sono stati quindi tradotti presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa di giudizio. Al momento l’attenzione degli inquirenti pare si stia concentrando su sette cellulari ‘sospetti’ sequestrati attualmente al vaglio della Digos. Intanto nelle ultime ore è stato registrato un nuovo sbarco di migranti in Calabria. Stamani, nel porto di Vibo Valentia Marina sono giunti, a bordo della nave “Phoenix” d’ong Moas proveniente da Pozzallo, 425 profughi di varie nazionalità.
Si tratta di di 266 uomini, 29 donne e 130 minori non accompagnati. Questi ultimi resteranno nella provincia e saranno affidati ai servizi sociali del Comune, mentre i restanti saranno trasferiti nei centri di tutta Italia così come stabilito dal Piano di riparto del Ministero dell’Interno. I controlli sanitari eseguiti sinora hanno fatto registrare 25 casi di disidratazione e 20 di scabbia; una donna in stato interessante è stata ricoverata in ospedale per accertamenti clinici. Ieri, si ricorda in Calabria, sono giunti altri mille migranti sbarcati da due navi militari nei porti di Corigliano Calabro e Crotone.