REGGIO CALABRIA – Due persone, marito e moglie, sono morte per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto sulla SS 106, all’altezza di Saline Joniche.
Entrambe le vittime viaggiavano a bordo di una motoape, provenienti dalla jonica e in direzione Reggio Calabria, quando per cause ancora in corso di accertamento e’ avvenuto l’incidente che ha visto coinvolta un’automobile Alfa Romeo 147, condotta da un giovane rimasto illeso. L’uomo, B.G. di 73 anni, e’ morto sul colpo, mentre la donna, A.A. di 72 anni, e’ deceduta dopo il ricovero nel reparto di rianimazione degli ospedali Riuniti, a Reggio Calabria. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, diretta dal capitano Gennaro Cascone.
“L’incidente che oggi, a Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria, lungo la strada Statale 106 ha provocato la morte di Giovanni Bevilacqua e della moglie, deceduta dopo il ricovero nel reparto di rianimazione degli ospedali Riuniti a Reggio Calabria, ci restituisce l’ennesima grande sconfinata amarezza”. Ad affermarlo è lo scrittore Fabio Pugliese autore della prima vera inchiesta giornalistica approfondita sulla storia della statale 106. “La “strada della morte” – dichiara Pugliese – continua imperterrita a mietere vittime nel silenzio e nell’indifferenza generale. Perdono la vita uomini e donne con una cadenza che ha dell’incredibile e nessuno riesce a muovere un dito a spendersi affinché possa nascere e maturare una nuova consapevolezza: serve ammodernare questa strada! Occorre fare in modo che su questa strada pericolosissima non ci siano più vittime. Giovanni Bevilacqua e sua moglie diventano purtroppo rispettivamente la diciassettesima e la diciottesima vittima della strada Statale 106 Jonica calabrese nel solo 2013: un dato, questo, che si commenta da solo. Esprimo alla Famiglia Bevilaqua vicinanza e sentimenti di profondo cordoglio ed auspico e spero che le loro vite, come quelle di tantissimi altri, possano non essere dimenticate ma riescano a scuotere chi di dovere a fare ciò che deve essere fatto affinché la vergogna di questa strada possa finire al più presto, affinché sia data ai calabresi una strada dignitosa e giusta, affinché non ci siano più vittime sulla “strada della morte””.