L’ennesimo incidente mortale sulla Statale 106 ieri pomeriggio a seguito di uno scontro tra una Seat ed una volante dei carabinieri nel territorio di Roccella Jonica. A perdere la vita Domenico Ciccariello di 62 anni e padre di 8 figli. Ferita la moglie, illesi i 4 carabinieri
Roccella Jonica (RC) – Domenico Ciccarello, pensionato milanese, ma originario proprio di Roccella, è la quindicesima vittima della Strada Statale 106 nell’anno 2016. Il tragico incidente si è verificato ieri nel tardo pomeriggio in un tratto di statale compreso tra i territori di Roccella Jonica e Marina di Gioiosa nel comune di Reggio Calabria. Per cause in corso di accertamento un’auto dei carabinieri (tutti in servizio nella caserma di Marina di Gioiosa Jonica) ha impattato contro una Seat Toledo con a bordo due persone. Il guidatore, Domenico Ciccarello, 62 anni di Milano ma originario di Roccella è morto sul colpo. Ferita in modo non grave la moglie ricoverata in stato di shock, mentre i quattro i carabinieri non hanno riportato gravi conseguenze. Il traffico è stato interrotto in entrambi i sensi di marcia e deviato sulle arterie secondarie per diverse ore. La dinamica dell’incidente sarebbe tutta da verificare ma da una prima ricostruzione pare che le due auto viaggiassero nella stessa direzione, quando la vettura condotta dal pensionato (padre di 8 figli), sia stata colpita lateralmente dall’automobile dei carabinieri, forse a causa di un’improvvisa manovra di svolta a sinistra, tagliando quindi la strada all’auto dei carabinieri .
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: una vittima ogni 13,9 giorni. Quanto sangue ancora?
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” precisa che sulla famigerata “strada della morte” nel 2016 abbiamo in media una vittima ogni 13,9 giorni. Inoltre sono 6 le vittime in provincia di Reggio Calabria, 4 in provincia di Catanzaro, 1 in provincia di Crotone e 4 in provincia di Cosenza a dimostrare il fatto che sulla famigerata “strada della morte” purtroppo si muore ovunque. Numeri che dovrebbero far riflette ed indurre tutte le Istituzioni dello Stato ad una azione sinergica ed immediata per la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria. L’Associazione pertanto intende denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica. Lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire risorse affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti infrastrutturale necessario per la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso.
Non è più possibile che ancora oggi nel 2016, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una “strada” che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come è intollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto.
L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Ciccariello, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta una vergogna per una società civile ma è anche la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana”.