Italia
Braccialetti elettronici, sindacato Usmia «centinaia di falsi allarmi, sicurezza a rischio»
ROMA – I braccialetti elettronici, uno degli strumenti per evitare di riempire le carceri e contrastare la violenza sulle donne, funzionano male e generano “centinaia di falsi allarmi, che compromettono l’efficacia delle Forze di polizia e mettono a rischio la sicurezza del territorio nazionale”. A segnalare il problema con i dispositivi utilizzati per controllare le persone socialmente pericolose e quelle sottoposte a misure restrittive della libertà, è il sindacato Usmia carabinieri. Il segretario generale Carmine Caforio, ha scritto una lettera ai ministri della Giustizia, dell’Interno e della Difesa, e al comando generale dell’Arma.
Caforio parla di situazione “critica”, spiegando che i braccialetti, concepiti per migliorare la sicurezza, rischiano di peggiorarla se diventano poco credibili e incontrollati: “I dati degli operatori – segnala Usmia – quotidianamente dispersi a causa dei ‘falsi allarmi da braccialetto’, evidenziano chiaramente l’entità del problema”. Si chiede quindi di verificare questi malfunzionamenti, anche con la società concessionaria, di semplificare e aggiornare le norme e di adottare iniziative per superare la criticità, oltre che rinforzare gli organici delle centrali operative per “garantire risposte adeguate”.
“Oltre alle difficoltà operative, l’eccessivo controllo di polizia – afferma Caforio – sta generando ansia nelle vittime, tensione nei soggetti sottoposti alla misura e demotivazione nelle Forze dell’ordine”.
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