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‘Botti’ di Capodanno: bimbo perde tre dita, grave 28enne. In 10 anni 6 morti, 3mila feriti e 5mila animali uccisi

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‘Botti’ di Capodanno: bimbo perde tre dita, grave 28enne. In 10 anni 6 morti, 3mila feriti e 5mila animali uccisi

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Botti capodanno feriti

COSENZA – Lotta ai ‘botti’ di capodanno, alle sbronze e alle bottiglie in vetro: a poco meno di 16 ore dalla notte di San Silvestro piccole e grandi città, da Nord a Sud, si preparano allo scoccare della mezzanotte e a dare il benvenuto, in piena sicurezza, all’anno nuovo. Molti sindaci in tutta Italia (anche quello di Cosenza Caruso) hanno già firmato le ‘ordinanze di Capodanno’ ma anche i prefetti e le forze dell’ordine sono all’erta intensificando i controlli e continuando a sequestrare tonnellate di fuochi illegali.

Botti di Capodanno: primi feriti

E se ancora la mezzanotte non è arrivata e la festa neanche iniziata, si registrano già i primi gravi feriti. A Taranto un bimbo di 10 anni ha perso tre dita per l’esplosione di un petardo artigianale. Il bambino, portato inizialmente all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, è stato poi trasportato al Policlinico di Bari dove è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva. Nell’abitazione della donna sono stati ritrovati altri fuochi d’artificio detenuti illecitamente. Ad Anzio, sul litorale laziale, un 28enne è rimasto gravemente ferito alla testa per lo scoppio di un petardo lanciato da un amico. E’ stato operato e si trova adesso in terapia intensiva all’ospedale San Camillo di Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che indagano sull’accaduto.

In dieci anni 6 morti e 3mila feriti gravi

In 10 anni il bilancio dei botti di Capodanno è di oltre 3mila feriti gravi, di cui 124 solo nel 2022, e ben 6 morti. A tracciare il bilancio è la Società Italiana di Medicina Ambientale, che lancia un appello ai sindaci di tutta Italia perché, “in vista della notte di Capodanno, varino ordinanze anti-botti che, oltre a salvare vite umane e tutelare gli animali, eviterebbero effetti devastanti sulla qualità dell’aria con benefici per la salute pubblica”, osserva in una nota il presidente della Sima, Alessandro Miani. Citando i dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza, la Sima osserva che “tra il 2012 e il 2023 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno“.

Botti fanno anche 5mila morti tra gli animali

Pesante anche il bilancio sulle vite degli animali, fra domestici e selvatici, con un totale di circa 5mila vittime. Oltre a essere pericolosi per la salute, i botti di Capodanno sono dannosi per l’ambiente: “durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di PM10 presente nelle città, ma nella sola notte di Capodanno – rileva la Sima – le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo ed un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte (con un aumento del +1900% rispetto ai valori massimi di legge)”. Oltre alle polveri sottili, osserva Miani, i botti “rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene“.

I botti, infine, generano una grande quantità di rifiuti. Secondo le stime della Sima restano nelle strade “circa 60mila involucri, pari a circa 3-6 tonnellate, di botti e fuochi esplosi la notte di Capodanno”, rifiuti ” difficili da differenziare perché composti per il 70% da cartone, plastica, legno o argilla e il restante 30% da polvere pirotecnica, in massima parte nitrato di potassio, zolfo e carbone, con aggiunta di metalli pesanti, magnesio e rame”.

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