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Azienda Ospedaliera di Cosenza, Ciacco contro De Salazar: “parole ridicole, si dimetta”

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Azienda Ospedaliera di Cosenza, Ciacco contro De Salazar: “parole ridicole, si dimetta”

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COSENZA – “La  livorosa   nota, redatta da De Salazar, in replica ai documentati rilievi dell’onorevole Guccione, fa  scompisciare dalle risate. Infatti, De Salazar, da una  parte, ammette e  certifica, inappellabilmente, il disastro gestionale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, perpetrato, fino a dicembre del 2022, dai suoi sodali di cordata.  Con il che, dandogli il bacio di Giuda, consegna al pubblico ludibrio, finanche, il feudatario  della Cittadella regionale, il quale, di quella stagione e di quei valvassini, è stato il padrino incontrastato”. A dirlo è Giuseppe Ciacco consigliere provinciale e comunale di Cosenza.

“Così – continua Ciacco – come lo è della stagione attuale e dei valvassini di oggi. Dall’altra parte,  pompeggiandosi, il De Salazar manda in scena un esilarante   siparietto e, gracidando, ci consegna  una mirabolante narrazione: dice che,  da quando lui è diventato il manico dell’Azienda ospedaliera  di Cosenza, la produzione, i ricavi e le prestazioni  sono, miracolosamente, lievitati. E, forse,  a ben rifletterci, il De Salazar ha, effettivamente, ragione. Infatti, con lui, manico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, per esempio, si sono, certamente, impinguati, i ricavi e la produzione di quel commerciante  all’ingrosso di articoli medicali ed ortopedici di Milano (la HMH Italy srl),   beneficiato,  con magnanima prodigalità e per chiamata diretta, con  una consulenza specialistica giuridico, tecnico-amministrativa al costo annuo di 158 mila euro. Ancora, con De Salazar,  manico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, per esempio, è certamente, aumentata la produttività delle domande di trasferimento degli infermieri dal blocco operatorio unico.

E, sotto questo profilo,  occorre riconoscere che il De Salazar ha conseguito un successo strepitoso, perché   si tratta di un aumento vertiginoso: si parla di decine di domande di trasferimento, tutte, sorrette dalla stessa motivazione: incompatibilità e inconciliabile  conflittualità ambientale. Un fuggi fuggi generale, che farebbe dire al sommo poeta che, quel blocco operatorio, è “nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!”, dove, addirittura, può anche accadere  di dimenticare le garze negli addomi dei pazienti. E, a proposito, della garza di 5 cm dimenticata, a fine febbraio, nell’addome di un paziente, dica il De Salazar, che esito ha avuto il farlocco audit tenutosi il 28 marzo scorso. Come mai  quell’audit è stato convocato con due convitati di pietra?  A  quell’audit non sono stati convocati una signora e un signore, che, pure, risultavano presenti al tavolo operatorio della “dimenticanza”. E perché, questi due signori, non sono stati convocati?  Forse per aumentare la  produttività nella  versione edulcorata dei fatti? E, ancora, con De Salazar,  manico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, per esempio, è certamente, aumentata, nelle sale operatorie,  la produttività delle mosche; è certamente aumentata la produttività dei dispositivi mono uso riutilizzati; sono, certamente, aumentate le prestazioni degli infermieri sprovvisti di equipaggiamenti sterili. E, tuttavia, la performance più strepitosa declinata dal De Salazar è la produttività nei posti letto. Ne ha prodotto 305 in meno.

L’Annunziata è accreditata per 730 posti, costui ne mantiene attivi solo 425! Un record in termini di saldo negativo.  E l’AGENAS ha posizionato l’Annunziata all’ultimo posto nella classifica nazionale. Cioè a dire, l’Ospedale di Cosenza è stato, scelleratamente, sventrato. Basta, basta, basta! De Salazar si dimetta!   Lei, De Salazar insieme al suo cortigiano cerchio magico, avete avvelenato e intossicato il clima all’interno dell’Ospedale, avete instaurato una sorta di strategia del terrore; state umiliando le migliori energie dell’Ospedale, state oltraggiando il decoro della città di Cosenza. Lei, De Salazar insieme al suo cortigiano cerchio magico, siete il cancro  dell’Ospedale civile di Cosenza., De Salazar si dimetta!  Nel frattempo, noi investiremo, con una petizione popolare,  il Presidente della Repubblica, chiedendo al Capo dello Stato di attivare, con la massima urgenza, tutti i poteri  che la legge  gli conferisce affinchè – conclude Ciacco – sia arginata la barbarie dissolutrice, che sta infestando l’Ospedale di Cosenza. Si dimetta, De Salazar”. 

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