RENDE – L’insospettabile. E’ il profilo di Andrea Rovella, imprenditore 29enne di Rende, arrestato dai carabinieri
della stazione di Cosenza Nord, coordinati dal luogotenente Francesco Parisi, con l’accusa di detenzione a fine spaccio di sostanze stupefacenti. In un seminterrato di sua proprietà, i militari dell’Arma hanno rinvenuto quasi 800 grammi di hashish, suddivisi in sei panetti, accuratamente sigillati. Secondo gli inquirenti, la droga, pronta per essere immessa sul mercato dello spaccio, era destinata agli universitari. All’imprenditore, il luogotenente Parisi e i suoi uomini sono arrivati dopo una serie di servizi di appostamento e osservazione a distanza. Quel continuo via vai di persona, aveva fatto venire agli inquirenti, più di un sospetto. Dopo aver osservato la zona per giorni, siamo per l’esattezza nel grosso agglomerato di contrada Rocchi, popolosa zona di Arcavacata, i carabinieri hanno fatto scattare il blitz antidroga, effettuando una perquisizione domiciliare. L’atteggiamento dell’imprenditore ha insospettito i militari dell’Arma che, al primo tentativo, hanno fatto bingo. nel seminterrato, infatti, oltre ai sei panetti di hashish, sono stati trovati anche un bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. Gli ottocento grammi sequestrati all’imprenditore, sono per i carabinieri il “pezzo” mancante di un carico di 10 kg, smantellato e sequestrato nei mesi e nelle settimane scorse tra Cosenza, Rende e altre zone dell’area urbana. L’arresto di Rovella non pone fine all’indagine. I carabinieri della stazione di Cosenza Nord, infatti, stanno cercando di verificare non solo i canali di approvvigionamento della “droga”, la rete di smercio e l’esistenza di un mercato abbastanza attivo tra gli universitari. Le indagini continuano e non sono escluse ulteriori novità. Anche clamorose.